giovedì 12 febbraio 2015

Recensione - Un uso qualunque di te, Sara Rattaro

Buongiorno, lettori e lettrici!
Oggi farò una cosa un po' insolita, ovvero mi butterò a capofitto in una recensione, visto che ho finito proprio in questo istante di leggere un libro. Di solito, non faccio così, ma aspetto qualche giorno, affinché il mio pensiero relativo al romanzo prenda forma, si sedimenti, si faccia più chiaro. Oggi no! =P Oggi scrivo di getto, sperando che la recensione non venga fuori troppo confusionaria.

Un uso qualunque di te, Sara Rattaro


* Trama *

Una famiglia borghese apparentemente serena è quella formata da Viola, Carlo e dalla diciassettenne Luce: grandi occhi spalancati verso il futuro. Distratta madre e moglie, Viola coltiva mille dubbi sul suo presente e troppi rimpianti camuffati da consuetudini. Carlo, invece, è un marito presente e innamorato e la solidità del legame famigliare sembra dipendere soprattutto da lui. È quasi l'alba di una notte di fine primavera quando Viola riceve un messaggio da suo marito che le dice di correre in ospedale. Stava dormendo fuori casa e si deve rivestire in fretta, non c'è tempo per fare congetture, il cellulare ora è scarico e nel messaggio non si dice a quale ospedale debba andare né cosa sia successo. Una corsa disperata contro il tempo, i sensi di colpa e le inquietudini che da anni le vivono dentro. Fino al drammatico faccia a faccia con il chirurgo le cui parole porteranno a galla un segreto seppellito per anni e daranno una sterzata definitiva al corso della sua esistenza.

* Recensione *

Questo romanzo ha scatenato in me tutta una serie di sentimenti contrastanti, ma principalmente rabbia e dolore, quindi mi sento di affermare che il libro è molto intenso e profondo, perciò lo consiglierei, anche solo per questo motivo!
Il romanzo è breve (solo 164 pagine) e l'ho letto molto velocemente, soprattutto perché avevo voglia di scoprire come le cose andassero a finire, non di certo per lo stile dell'autrice, che non ho trovato per nulla scorrevole. A mio parere, Sara Rattaro fa parte di quelle scrittrici che, anche per dire una cosa semplicissima, si perdono in mille riflessioni, divagano, devono abbellire per forza la frase in qualche modo. In poche parole, si dilungano... cosa che io non apprezzo particolarmente, anche se questa "tattica" spesso fa sì che la scrittura risulti molto più poetica. Faccio un esempio, prendendo direttamente un estratto dal libro:

"Le cose finiscono. Ogni giorno e notte, l'estate come l'inverno, un bacio e l'amore, il vino durante una cena, la lavapiatti dopo il risciacquo, la benzina anche se hai appena fatto il pieno, la scorta di legna e di provviste, le terapie e un buon libro, la pausa caffè e la coda al botteghino, un racconto e un brutto sogno. Le calze finiscono nel cassetto e gli abiti nell'armadio. L'auto in garage. Le lettere nella cassetta. I colpevoli in prigione. La scuola finisce quando suona la campanella. Finiscono le guerre, le malattie, gli esami e lo zucchero. La musica se sollevi le dita dai tasti di un pianoforte.
Tutto finisce, forse anche il mondo in un giorno."

Ok, Sara Rattaro, ci hai dimostrato che sei brava e scrivi bene, ma avevi veramente bisogno di 10 righe per spiegarmi che le cose finiscono?
Veniamo poi ai personaggi: fatta eccezione per Luce e Carlo, tutti gli altri li ho odiati indistintamente. Nadiria la suocera rompipalle. Angela, la complice. Ma soprattutto lei, Viola. Non approvo nulla del suo comportamento, perché è la classica persona che ha tutto e non si merita niente. Che ha tutto e non se ne rende conto. Che ha tutto e lo butta via. Frivola, distratta, altalenante, invidiosa del meraviglioso rapporto tra suo marito e sua figlia. Forse ho letto questo libro nel momento sbagliato, ma non riesco proprio a giustificare il suo comportamento, perché è la classica persona che non si rende conto di quello che ha finché, irrimediabilmente, lo perde. E la parte finale? La redenzione? L'espiazione? Il gesto folle di una pazza che spera di salvare tutto all'ultimo?
Lascio a voi la risposta e la riflessione, perché non voglio svelare troppo. Leggete questo libro e poi ditemi cosa ne pensate! =)
Il mio voto è di tre stelline, perché comunque, sebbene in negativo, il romanzo è stato capace di lasciarmi qualcosa.

Voto: Tre Stelline * * *

venerdì 6 febbraio 2015

Recensione - Maze Runner. Il Labirinto, James Dashner

Buonasera a tuttiii!
Eccomi ancora qui con una nuova recensione! Stavolta mi trovo tra le mani un libro che sicuramente tutto il mondo avrà già letto (ecco, benissimo, ora l'ho letto pure io! xD), perché se n'è parlato tantissimo in giro, grazie anche all'uscita dell'omonimo film (che ho visto, ma solo dopo aver letto il libro, come faccio sempre)...
 
Maze Runner. Il Labirinto, James Dashner


* Trama*

Quando Thomas si risveglia, le porte dell'ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, ad eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L'unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l'organizzazione di una società disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l'ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore. Il mistero si infittisce quando - senza che nessuno se lo aspettasse - arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di qualsiasi altra via di fuga, il Labirinto sembra essere l'unica speranza del gruppo... o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.

* Recensione *

Vi anticipo subito che il libro mi è piaciuto davvero tanto e che non vedo l'ora di leggere anche gli altri romanzi della stessa serie. Lo stile dell'autore è scorrevole e avvincente, tanto che mi sono ritrovata a divorare le pagine con molta facilità. Il fatto, poi, che i capitoli siano piuttosto corti, facilita ancora di più la lettura, visto che, più di una volta, mi sono ritrovata a dire: "Aspetta, leggo un altro capitolo, che tanto è corto. Ah no, aspetta che ne leggo un altro, tanto è corto..." e così facendo finivo per leggere pagine su pagine! =)
La storia è accattivante e anche se mi ha ricordato un pochino Hunger Games (che non avevo apprezzato tantissimo...) mi è piaciuta molto di più dei libri di Suzanne Collins. Mi sono piaciuti i personaggi, tanto che ci sono rimasta male quando alcuni di loro sono usciti di scena... Il mio preferito è Minho, mi piace la sua figura, con la quale identifico la categoria dei Velocisti, e mi piace il suo coraggio, anche se inizialmente sembra non ne abbia... Ho apprezzato moltissimo anche il personaggio di Thomas, curioso e inarrestabile, che non perde mai la speranza anche quando la situazione sembra volgere al peggio. Mi è piaciuta l'idea del Labirinto, del fatto che cambi ogni giorno, che le porte si chiudano ogni notte per proteggere i Radurai dai Dolenti, che nessuno abbia ancora scoperto come si fa ad uscirne...
Teresa non mi è piaciuta particolarmente, ma forse perché è apparsa poco nel primo libro e spero di vederla e conoscerla un po' di più in quelli successivi.
Devo dire però che sono rimasta molto molto delusa dal film... a parte per quanto riguarda i personaggi, che mi sembra rispettino abbastanza bene la caratterizzazione che viene loro data nel libro... ma per il resto... aiuto! A mio parere, sembra completamente un'altra storia, un altro libro! Alcune cose sono state modificate tantissimo: i Dolenti (io me li aspettavo molto più gommosi e appiccicaticci, mentre nel film sono come ragni meccanici) e anche il Labirinto stesso, nel libro si lascia ad intendere che i vari percorsi siano divisi solo dalle mura, mentre nel film la gente si arrampica di qua e di là, salta sui muri come se fossero tetti... non mi pareva che i personaggi del libro potessero salire sulla cima delle mura, altrimenti, dall'alto, avrebbero potuto scorgere com'è fatto il Labirinto... mah...
Comunque no, secondo me, se volete guardare il film, non leggete il libro, perché c'è al possibilità di rimanere delusi! Nella riproduzione cinematografica, hanno perfino tolto una caratteristica di Thomas e Teresa che nel libro mi era piaciuta tantissimo... =( ma va beh... non so se guarderò i film successivi, ma sicuramente dovrò fare in modo di procurarmi i libri al più presto!

Voto: Quattro Stelline * * * *




domenica 1 febbraio 2015

Bottino del Mese #4


Buongiorno, lettori!
In questa domenica lavorativa (uff...!), in questi giorni che dovrebbero essere i più freddi di tutto l'inverno (uff...!), concludo il mese di gennaio e vi aggiorno un pochino sui miei ultimi acquisti.
In realtà, non sono stati per nulla "acquisti" e il bottino di questo mese è molto molto scarno, ma purtroppo è stato un gennaio pieno di spese, quindi ho preferito fare soltanto alcuni scambi.
 
 
Questi sono i libri recuperati:


Titolo: Maze Runner. Il Labirinto
Autore: James Dashner

Serie: The Maze Runner #1
Editore:

Pagine: 389

Quando Thomas si sveglia, le porte dell'ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L'unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l'organizzazione di una società ben ordinata e disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l'ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore. Il mistero si infittisce un giorno, quando - senza che nessuno se lo aspettasse - arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di altri mezzi visibili di fuga, il Labirinto sembra essere l'unica speranza del gruppo o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.

Titolo: Un uso qualunque di te
Autore: Sara Rattaro
Editore: Giunti
Pagine: 167

Una famiglia borghese apparentemente serena è quella formata da Viola, Carlo e dalla diciassettenne Luce: grandi occhi spalancati verso il futuro. Distratta madre e moglie, Viola coltiva mille dubbi sul suo presente e troppi rimpianti camuffati da consuetudini. Carlo, invece, è un marito presente e innamorato e la solidità del legame famigliare sembra dipendere soprattutto da lui. È quasi l'alba di una notte di fine primavera quando Viola riceve un messaggio da suo marito che le dice di correre in ospedale. Stava dormendo fuori casa e si deve rivestire in fretta, non c'è tempo per fare congetture, il cellulare ora è scarico e nel messaggio non si dice a quale ospedale debba andare né cosa sia successo. Una corsa disperata contro il tempo, i sensi di colpa e le inquietudini che da anni le vivono dentro. Fino al drammatico faccia a faccia con il chirurgo le cui parole porteranno a galla un segreto seppellito per anni e daranno una sterzata definitiva al corso della sua esistenza.

Titolo: Il tredicesimo dono 
Autore: Joanne Huist Smith
Editore: Garzanti
Pagine: 168

"Mamma, abbiamo perso l'autobus." È la mattina di un freddo e grigio 13 dicembre, e Joanne viene svegliata improvvisamente dai suoi tre figli in tremendo ritardo per la scuola. Ancora non sanno che quel giorno la loro vita sta per cambiare per sempre. Mentre di corsa escono di casa, qualcosa li blocca d'un tratto sulla porta: all'ingresso, con un grande fiocco, una splendida stella di Natale. Chi può averla portata lì? Il bigliettino che l'accompagna è firmato, misteriosamente, "I vostri cari amici". Mancano tredici giorni a Natale, e Joanne distrattamente passa oltre: è ancora recente la morte di Rick, suo marito, e vorrebbe solo che queste feste passassero il prima possibile. Troppi i ricordi, troppo il dolore. Ma giorno dopo giorno altri regali continuano ad arrivare puntualmente, e mai nessun indizio su chi possa essere il benefattore. La diffidenza di Joanne diventa prima curiosità, poi stupore nel vedere i suoi figli riprendere a ridere, a giocare, a divertirsi insieme. Sembra quasi che stiano tornando a essere una vera famiglia. E il mattino di Natale, mentre li guarda finalmente felici scartare i loro regali sotto l'albero addobbato, Joanne scopre il più prezioso e magico dei doni. Quello di cui non vorrà mai più fare a meno, e il cui segreto ha scelto di condividere con i suoi lettori...



Come potete vedere nella foto che ho messo all'inizio del post, sulla sinistra c'è anche un libretto bianco, più piccolo. Trattasi del booklet "Ombre", una graditissima vincita del Giveaway organizzato dal blog Sparkle from Books e la scrittrice Bianca Marconero. Peccato che, prima di leggere quello, devo prendere il romanzo "Albion" che è nella mia wishlist da una vita, ma che ancora non ho avuto modo di acquistare.
"Un uso qualunque di te" era un libro che desideravo leggere da tantissimissimo tempo e che sono riuscita a ricevere dopo mille peripezie, uno scambio durato tantissimo, perché il libro non arrivava più... comunque adesso è nelle mie mani ed ho già iniziato a leggerlo.
Cercavo da diverso tempo anche "The Maze Runner. Il Labirinto" e sono stata così fortunata di riuscire a scambiarlo. L'ho già letto e devo assolutamente riuscire a trovare (in scambio, possibilmente! xD) anche il secondo libro della serie. Comunque, a breve arriverà la recensione. In ultimo, arrivato solo un paio di giorni fa, "Il Tredicesimo dono", scambiato con Cristina del blog Alla Scoperta di Libri che ringrazio ancora tantissimo! *_*
Benissimo! Vi saluto tutti quanti, augurandovi un buonissimo inizio del mese di febbraio!!!



mercoledì 21 gennaio 2015

Recensione - The sky is everywhere, Jandy Nelson

Buongiorno a tutti,
in un'altra di queste mattinate freddissime (e piove pure!) eccomi pronta con una nuova recensione. Dopo la serietà del libro di Gramellini, ho deciso di affrontare una lettura leggera; generalmente non amo i romanzi troppo frivoli, ma questo l'ho trovato davvero molto carino.

The sky is everywhere, Jandy Nelson

 
* Trama *
 
La diciassettenne Lennie Walker è praticamente perfetta: ama i libri, suona il clarinetto nella banda della scuola e trascorre gran parte del suo tempo felicemente riparata dall'ombra della volitiva sorella maggiore, Bailey. Ma quando Bailey muore, d'improvviso Lennie si ritrova catapultata al centro del palcoscenico della vita. E, a dispetto della sua inesistente esperienza con l'altro sesso, si troverà a barcamenarsi tra le attenzioni di ben due ragazzi. Toby è l'ex fidanzato di Bailey: il suo dolore fa da eco a quello di Lennie. Joe, invece, si è da poco trasferito in città, dopo un'infanzia trascorsa a Parigi, e il suo magico sorriso sembra essere eguagliato solo dal suo straordinario talento musicale. Per Lennie, Toby e Joe sono come il sole e la luna: se uno è capace di spazzar via il dolore, l'altro le offre conforto. Eppure, proprio come le loro controparti celesti, i due ragazzi non possono incontrarsi l'uno nell'orbita dell'altro senza che il mondo esploda.
 
* Recensione *
 
Sono molto contenta di essere riuscita a leggere questo libro, sia perché lo cercavo da tempo, sia perché, come dicevo all'inizio, l'ho trovato davvero molto carino. Mi è piaciuta la protagonista (stranamente! xD), questa ragazza di nome Lennie, che ha sempre vissuto nell'ombra della sorella maggiore Bailey e che adesso, dopo la sua morte improvvisa, si ritrova catapultata nel mondo e non solo deve trovare la forza per affrontare il dolore della perdita, ma deve anche imparare a rapportarsi con le persone che le sono rimaste accanto, senza avere Bailey come intermediario. I personaggi mi sono piaciuti molto (tranne Rachel, ma quella è fatta per essere odiata, credo! =P), anche se per un attimo ho temuto che rispuntasse fuori il classico triangolo amoroso Lennie-Toby-Joe, ma con mio grande piacere credo di essermi salvata... certo, la relazione tra i tre è molto particolare, ma non mi ha dato l'impressione del triangolo amoroso, perché Toby non rappresenta un personaggio che, dal nulla, perde la testa per la protagonista... il suo attaccamento a Lennie viene spiegato e giustificato, quindi per me va bene così. =)
Un'altra cosa che mi è piaciuta moltissimo di questo libro è lo stile dell'autrice: piacevole, scorrevolissimo e davvero divertente, tanto che a volte, mi sono ritrovata a ridacchiare tra me e me. Ammetto però che ci sono state un paio di volte in cui ho pensato che la scrittrice avesse un po' esagerato... tipo, quando si dice che Joe (maschio) ha delle ciglia molto lunghe (e ok, ci sta!), però si accentua spessissimo questa caratteristica, sottolineando ogni volta le "sventolate di ciglia"... spesso... ma forse un po' troppo spesso... che a volte ti viene da dire: "Ma porca miseria, ma per essere un ragazzo, che razza di ciglia potrà mai avere?!?!". Io spesso me lo sono immaginata col mascara, uno di quelli allunganti-volumizzanti-rimpolpanti-piegaciglia-ecc... xD Però va beh, queste sono piccolezze... lo stile dell'autrice mi è comunque piaciuto molto, infatti, ho deciso che leggerò anche "I'll Give You The Sun", altro libro di Jandy Nelson, anche se mi piacerebbe moltissimo leggerlo in inglese, perché il linguaggio è davvero molto colloquiale e credo che avrei tantissimo da imparare. Quindi, messo in wish list! =) 
Ho trovato anche molto originale l'idea di spargere qua e là, tra le pagine, pezzetti di poesie, considerazioni, riflessioni di Lennie. E' molto carino, perché se la ragazza scrive una poesia, ad esempio, su un bicchierino di carta, sulla pagina viene riportata proprio l'immagine del bicchierino di carta, con le parole scritte sopra. Mi piace!
Quindi ok, voto positivo, per un libro piacevole e leggero, che si legge davvero in poco tempo.
 
Voto: Tre Stelline e Mezzo * * * 1/2
 
Trascrivo qui un paragrafo che ho trovato davvero molto divertente! =)
 
"Ecco cosa succede quando Joe Fontaine fa il suo primo assolo di tromba durante le prove. Io sono la prima a svenire e precipito tra le braccia di Rachel che cade addosso a Cassidy Rosenthal il quale trascina giù Zachary Quittner che a sua volta finisce tra le braccia di Sarah che stramazza ai piedi di Luke Jacobus finché non siamo tutti per terra, dal primo all'ultimo, tramortiti. Poi si scoperchia il soffitto, le pareti crollano e quando guardo fuori, vedo le sequoie accanto alla scuola, sradicate, marciare verso di noi: una banda di giganteschi uomini di legno in cortile, i rami che sbattono uno contro l'altro. Infine il fiume Rain straripa e trova il modo di riversarsi nell'aula di musica del liceo di Clover trascinandoci via tutti. Sì, Joe è così bravo."


giovedì 15 gennaio 2015

Recensione - Fai bei sogni, Massimo Gramellini

Buonasera, lettori!
Come sempre mi ritrovo qui con il nostro appuntamento settimanale, anche questa volta dedicato a una nuova recensione. Oggi riflettevo sul fatto che sto principalmente pubblicando recensioni e che sul mio blog lascio davvero poco spazio ad altre iniziative, tipo rubriche o cose del genere... sinceramente non so nemmeno io il perché xD forse perché pubblicando solo un post a settimana, inserire delle rubriche significherebbe togliere molto spazio alle recensioni, che sono comunque il fulcro del mio blog. Faccio recensioni innanzitutto perché mi piace scambiare pareri sui libri, ma anche come memorandum personale, perché a lungo andare tendo a dimenticarmi i libri che leggo, quindi rileggere le recensioni mi aiuta a ricordarli meglio (l'età avanza...!).
Comunque, dopo questa breve riflessione, veniamo al libro di questa settimana, libro che cercavo da tantissimo tempo e sul quale sono finalmente riuscita a mettere le mani grazie a uno scambio.


Fai bei sogni, Massimo Gramellini 



*Trama*

"Fai bei sogni" è la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. "Fai bei sogni" è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra. "Fai bei sogni" è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l'inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.

* Recensione *

Conoscevo l'autore, ma non avevo mai letto niente di suo, quindi questo è stato il mio primo approccio con Massimo Gramellini ed ho anche scoperto che il romanzo è autobiografico, poiché lo scrittore ha perso la mamma in tenera età. Il dolore della perdita viene descritto in varie fasi della vita dell'autore: dal bambino impaurito che si chiede perché la mamma non torni a casa e cerca conforto nelle altre donne che lo circondano, fino all'uomo adulto, sposato, ma che ancora porta nel cuore la sofferenza, che ancora vede la madre come il tassello mancante di tutta la sua esistenza.
Un romanzo vero, reale, sincero, che tocca una tema difficile, con tutto il sentimento possibile.
Lo stile dello scrittore è una miscela di poesia e sentimento. Non l'ho trovato un romanzo leggero, non è un libro da leggere nel trambusto di una metropolitana o mentre si aspetta l'autobus, è un libro da leggere accoccolati sul divano, a televisione spenta, per potersi concentrare completamente sul testo e per lasciarsi catturare.
Forse l'ho letto nel periodo sbagliato della mia vita, ma purtroppo ho sentito un pochino la mancanza dell'azione all'interno del romanzo, quindi l'ho trovato poco dinamico e molto riflessivo. Gli anni passano di pagina in pagina e, in men che non si dica, il bimbo di 11 anni è già all'università e poco dopo lo troviamo già sposato; personalmente ho trovato lo stacco piuttosto repentino e mi sarebbe piaciuto sapere qualcosina di più dei suoi amori, dei suoi amici, dei suoi studi, della sua vita in generale. Invece, viene analizzato principalmente l'evolversi psicologico del soggetto, la sua lotta con il mostro interiore che lo terrorizza.
Ad ogni modo, consiglio davvero questo romanzo, soprattutto per il finale piuttosto inaspettato, che lascia qualcosa a cui pensare, una volta girata l'ultima pagina...

Voto: Tre Stelline e Mezzo * * * 1/2

Vi lascio con un Eterno Riposo non convenzionale =) 

"Breve riposo dona alla mamma, Signore. Svegliala, falle un caffè e rimandala subito qui. E' mia mamma, capito? O riporti giù lei o fai venire su me. Scegli tu. Ma in fretta. Facciamo che adesso chiudo gli occhi e quando li riapro hai deciso? Così sia."

giovedì 8 gennaio 2015

Recensione - Shadowhunters. Città di ossa, Cassandra Clare

Buonasera e buon anno a tutti quanti!!!
Spero che abbiate trascorso delle piacevolissime vacanze natalizie e che abbiate iniziato il vostro 2015 nel migliore dei modi. Io ho lavorato sia a Natale che a Capodanno, ma ho avuto qualche giorno di ferie (meritatissime!) in questa prima settimana di gennaio, quindi ne ho approfittato per cambiare un po' aria e per fare un piccolo viaggio.
Ora sono tornata e sono prontissima con la recensione di uno degli ultimi libri che ho letto:

Shadowhunters. Città di Ossa, Cassandra Clare




* Trama *

Al Pandemonium Club di New York si fanno strani incontri. Seguendo un affascinante ragazzo dai capelli blu nel magazzino del locale, Clary vede tre guerrieri coperti di rune tatuate circondarlo e trafiggerlo con una spada di cristallo. Vorrebbe chiamare aiuto, ma non rimane nessun cadavere, nessuna goccia del sangue nero esploso sull'elsa e soprattutto nessuno da accusare, perché i guerrieri sono Shadowhunters, cacciatori di demoni, e nessun altro, tranne Clary, può vederli. Da quella notte il suo destino si lega sempre più a quello dei giovani Cacciatori, soprattutto al magnetico Jace: poteri che non aveva mai avuto e ricordi sepolti nella memoria cominciano a riaffiorare come se qualcuno avesse voluto tenerglieli nascosti fino ad allora. Clary desidera solo ritrovare la madre misteriosamente scomparsa, ma sarà coinvolta in una feroce lotta per la conquista della Coppa Mortale, una lotta che la riguarda molto più di quanto non creda...

* Recensione *

Devo essere sincera, nonostante tutte le recensioni positive che ho letto riguardo a questo libro e a quelli successivi della saga, io purtroppo non l'ho apprezzato come avrei voluto... lo stile dell'autrice è piacevole e si legge velocemente, ma ho trovato il romanzo pieno zeppo di cliché... Partendo dalla protagonista, Clary, nella quale non ho trovato veramente nulla di interessante. E' la classica ragazza stordita, banale, ingenua, maldestra... che non si accorge della sua bellezza/delle sue capacità, che invece a tutti risultano palesi... insomma, il classico brutto anatroccolo che tutti invece vedono come il cigno della situazione. Ovviamente il suo migliore amico Simon è innamorato di lei da tempo immemore, ma quando le palesa il suo sentimento lei cade dal pero...
Clary è troppo simile a Bella di "Twilight" e a Kennedy di "Unbreakable" (recensione QUI). Indipendentemente da quale di questi libri sia stato scritto prima e quale dopo, quello che dico io è che mi piacerebbe vedere delle protagoniste un pochino più cazzute!!! Avete presente Anita Blake? Non so se qualcuno di voi ha mai letto la saga fantasy di Anita Blake, della scrittrice Laurell K. Hamilton. Ho letto la serie (tra l'altro, ancora in corso, se non sbaglio) diversi anni fa, durante la mia adolescenza. Mi sono fermata al 14esimo libro, perché i primi erano fantastici, ma purtroppo gli ultimi hanno cominciato a sfiorare il ridicolo, quindi poi ho abbandonato, ma... Anita Blake, quella sì che era cazzuta! Fin dal primo libro! Vi prego, scrittrici, dateci più Anite Blake! Così un lettore che magari non ama le protagoniste troppo smorte, potrebbe anche pensare di non abbandonare miseramente la serie!
Ma proseguiamo pure con i cliché: la madre di Clary è naturalmente morta/scomparsa/nasconde un segreto di cui la figlia non sa nulla. Cose già viste e sentite. Padre non meglio identificato, scomparso/morto/ma poi rispunterà fuori in qualche modo. Cose già viste e sentite. La figlia, che, di conseguenza, ha vissuto una vita di bugie e di inganni, d'improvviso si ritrova catapultata in un mondo di cui non sapeva nemmeno l'esistenza e scopre tutto in una volta sola. E così anche il lettore... Tante, troppe informazioni tutte assieme: un bel minestrone di Cacciatori, fate, vampiri, lupi mannari, stregoni, Dimenticati, demoni, angeli e chi più ne ha più ne metta... sinceramente, ad un certo punto mi sono trovata un po' spaesata... 
Poi abbiamo Jace, il classico bello e tenebroso, spesso scontroso, inspiegabilmente innamorato dell'insipida Clary, sebbene conviva con una gnocca come Isabelle. E abbiamo anche Simon, migliore amico di Clary fin dall'infanzia. Quindi, abbiamo tutti gli ingredienti per creare l'immancabile triangolo amoroso tra il bel tenebroso e l'amico di sempre...
Comunque sia, nonostante le critiche, ci sono anche delle cose che ho apprezzato: molto originale la sezione dedicata ai Fratelli Silenti, figura che ho adorato, ma che mi sarebbe piaciuto venisse un po' più approfondita all'interno del libro (visto anche il titolo, dove la "Città di Ossa", fa proprio riferimento a loro). Mi è piaciuto anche il personaggio di Lucian e tutta la sua storia.
Poi basta! Il resto mi è sembrato scontato e poco sorprendente... più di una volta mi è capitato di intuire quello che sarebbe successo dopo e di rovinarmi da sola la sorpresa. Insomma, mi aspettavo già i "colpi di scena", quindi il libro non mi ha per niente emozionata e purtroppo non credo che continuerò la saga.

Voto: Due Stelline e Mezzo * * 1/2

Come se non bastasse, non ho nemmeno trovato frasi carine da sottolineare, quindi riporto soltanto una descrizione che mi è particolarmente piaciuta:

"La fissò. Era bella, per essere un'umana... Capelli lunghi che sembravano inchiostro nero, occhi di carbone. Un abito bianco che toccava il pavimento, come quelli che le donne indossavano quando questo mondo era più giovane. Maniche di pizzo che le si allargavano attorno alle braccia sottili. Al collo una pesante catena d'argento cui era appesa una pietra rosso scuro, grossa come il pugno di un neonato. Gli bastò stringere un po' gli occhi per capire che era vera... vera e preziosa. Mentre gli si avvicinava, il ragazzo cominciò a sentire l'acquolina in bocca. L'energia vitale pulsava in quella ragazza come il sangue in una ferita aperta."

sabato 27 dicembre 2014

Bottino del Mese #3

Buonasera, lettori!
Spero che tutti quanti abbiate trascorso un buon Natale, all'insegna dei pandori e dei panettoni =) Nella mia bella città oggi sta anche nevicando, quindi direi che più Natale di così non si può!
Come alla fine di ogni mese vi presento i miei acquisti e stavolta ammetto di aver saccheggiato per bene...



... e non a caso uso il termine "saccheggiare", perché non ho pagato quasi nessuno dei libri che vedete qui! =P


Titolo: Storia di una ladra di libri
Autore: Markus Zusak
Editore: Frassinelli
Pagine: 562

È il 1939 nella Germania nazista. Tutto il Paese è col fiato sospeso. La Morte non ha mai avuto tanto da fare, ed è solo l'inizio. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel Meminger raccoglie un oggetto seminascosto nella neve, qualcosa di sconosciuto e confortante al tempo stesso, un libriccino abbandonato lì, forse, o dimenticato dai custodi del minuscolo cimitero. Liesel non ci pensa due volte, le pare un segno, la prova tangibile di un ricordo per il futuro: lo ruba e lo porta con sé. Così comincia la storia di una piccola ladra, la storia d'amore di Liesel con i libri e con le parole, che per lei diventano un talismano contro l'orrore che la circonda. Grazie al padre adottivo impara a leggere e ben presto si fa più esperta e temeraria: prima strappa i libri ai roghi nazisti perché "ai tedeschi piaceva bruciare cose. Negozi, sinagoghe, case e libri", poi li sottrae dalla biblioteca della moglie del sindaco, e interviene tutte le volte che ce n'è uno in pericolo. Lei li salva, come farebbe con qualsiasi creatura. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel nasconde un ebreo in cantina, il mondo della ragazzina all'improvviso diventa più piccolo. E, al contempo, più vasto. Raccontato dalla Morte - curiosa, amabile, partecipe, chiacchierona - "Storia di una ladra di libri" è un romanzo sul potere delle parole e sulla capacità dei libri di nutrire lo spirito. Questo libro è stato pubblicato con il titolo "La bambina che salvava i libri".


Titolo: Shadowhunters. Città di ossa
Autore: Cassandra Clare
Editore: Mondadori
Pagine: 525

Al Pandemonium Club di New York si fanno strani incontri. Seguendo un affascinante ragazzo dai capelli blu nel magazzino del locale, Clary vede tre guerrieri coperti di rune tatuate circondarlo e trafiggerlo con una spada di cristallo. Vorrebbe chiamare aiuto, ma non rimane nessun cadavere, nessuna goccia del sangue nero esploso sull'elsa e soprattutto nessuno da accusare, perché i guerrieri sono Shadowhunters, cacciatori di demoni, e nessun altro, tranne Clary, può vederli. Da quella notte il suo destino si lega sempre più a quello dei giovani Cacciatori, soprattutto al magnetico Jace: poteri che non aveva mai avuto e ricordi sepolti nella memoria cominciano a riaffiorare co- me se qualcuno avesse voluto tenerglieli nascosti fino ad allora. Clary desidera solo ritrovare la madre misteriosamente scomparsa, ma sarà coinvolta in una feroce lotta per la conquista della Coppa Mortale, una lotta che la riguarda molto più di quanto non creda...


Titolo: Fai bei sogni
Autore: Massimo Gramellini
Editore: Longanesi
Pagine: 209

"Fai bei sogni" è la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. "Fai bei sogni" è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra. "Fai bei sogni" è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l'inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.


Titolo: Attraverso il fuoco
Autore: Josephine Angelini
Edizione: Giunti
Pagine: 410

Finalmente è arrivato il momento che Lily aspettava da una vita: Tristan, il ragazzo più bello e corteggiato di Salem, l'ha invitata alla festa del liceo. Proprio lei, timida e impacciata, che non ha mai partecipato a un party a causa delle devastanti crisi allergiche di cui soffre. Ma quando alla festa Tristan bacia un'altra ragazza, Lily viene scossa da violente convulsioni proprio di fronte a tutti i suoi compagni di scuola. Dopo questa insopportabile umiliazione vorrebbe solo sparire... E se il suo desiderio si avverasse? Improvvisamente risucchiata in un mondo parallelo, dominato da creature spietate, Lily si ritrova faccia a faccia con la perfida Lillian, la Strega di Salem, identica a lei, solo diabolica. Con l'aiuto dell'affascinante Rowan, scoprirà a poco a poco di possedere poteri straordinari e mentre l'attrazione fra lei e il ragazzo diventa innegabile, la furia di Lillian esplode come un tornado e lo scontro con la potentissima gemella non può più essere rimandato: riuscirà Lily a sconfiggere le forze del Male visto che la sua acerrima nemica è proprio... lei stessa?


Titolo: Venuto al mondo
Autore: Margaret Mazzantini
Edizione: Mondadori
Pagine: 529

Una mattina Gemma sale su un aereo, trascinandosi dietro un figlio di oggi, Pietro, un ragazzo di sedici anni. Destinazione Sarajevo, città-confine tra Occidente e Oriente, ferita da un passato ancora vicino. Ad attenderla all'aeroporto, Gojko, poeta bosniaco, amico, fratello, amore mancato, che ai tempi festosi delle Olimpiadi invernali del 1984 traghettò Gemma verso l'amore della sua vita, Diego, il fotografo di pozzanghere. Il romanzo racconta la storia di questo amore, una storia di ragazzi farneticanti che si rincontrano oggi invecchiati in un dopoguerra recente. Una storia d'amore appassionata, imperfetta come gli amori veri. Ma anche la storia di una maternità cercata, negata, risarcita. Il cammino misterioso di una nascita che fa piazza pulita della scienza, della biologia, e si addentra nella placenta preistorica di una guerra che mentre uccide procrea. L'avventura di Gemma e Diego è anche la storia di tutti noi, perché questo è un romanzo contemporaneo. Di pace e di guerra. La pace è l'aridità fumosa di un Occidente flaccido di egoismi, perso nella salamoia del benessere. La guerra è quella di una donna che ingaggia contro la natura una battaglia estrema e oltraggiosa. L'assedio di Sarajevo diventa l'assedio di ogni personaggio di questa vicenda di non eroi scaraventati dalla storia in un destino che sembra in attesa di loro come un tiratore scelto. Un romanzo-mondo, di forte impegno etico, spiazzante come un thriller, emblematico come una parabola.


Titolo: Bianca come il latte rossa come il sangue
Autore: Alessandro D'Avenia
Edizione: Mondadori
Pagine: 254

Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori "una specie protetta che speri si estingua definitivamente". Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c'è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l'assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell'amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l'ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.


Titolo: La verità sul caso Harry Quebert
Autore: Joel Dicker
Edizione: Bompiani
Pagine: 770

Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito. Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il suo amico e professore universitario Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d'America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan. Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello scrittore, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell'oceano. Convinto dell'innocenza di Harry Quebert, Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Marcus, dopo oltre trent'anni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan? E, naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo.


E per finire, un bel terzetto: Obsidian - Onyx - Shadows di Jennifer Armentrout. Per chi non li conoscesse (ma chi non li conosce? Solo io non li conoscevo, mi sa... xD) questi sono i primi due romanzi della serie Lux ("Obsidian" e "Onyx") e la novella prequel ("Shadows"). 



Allora, come al solito, questo mese sono riuscita a recuperare molti più libri di quelli che sono riuscita a leggere durante il mese scorso, quindi le mensole della mia libreria cominceranno a scricchiolare... ma mi pare che questo sia un problema abbastanza comune qui nella blogosfera, quindi non mi preoccupo più di tanto... =)

"Storia di una ladra di libri" e "Shadowhunters. Città di ossa" mi sono stati regalati per Natale. Il primo è stato una gradita sorpresa, quindi sono molto curiosa di leggerlo. Il secondo, invece, l'ho già letto, quindi a breve arriverà anche la recensione. "Fai bei sogni" (che cercavo da un sacco di tempo!) e "Attraverso il fuoco" sono frutto di due scambi. "Venuto al mondo" l'ho pagato la bellezza di zero euro alla Mondadori, grazie allo sconto di 10€ della Vodafone. "La verità sul casso Harry Quebert" l'ho pagato la bellezza di 4 euro, grazie a degli sconti che avevo alla libreria Giunti. "Bianca come il latte rossa come il sangue" mi è stato gentilmente inviato per il Christmas Bookish Blind Date organizzato da Denise (del blog Reading is Believing) e Leda (del blog Dreaming Fantasy). Non ho mai letto nulla di Alessandro D'Avenia e questo libro casca a pennello, perché avevo proprio tutte le intenzioni di cominciare con questo autore il più presto possibile. Ed infine, gli unici libri che ho praticamente pagato per intero, sono la tripletta "Shadows - Obsidian - Onyx", presi scontatissimi (5€ l'uno) su Amazon.
Che dire? Anche questo mese ho accumulato un bel bottino! Voi che dite? =D