giovedì 8 gennaio 2015

Recensione - Shadowhunters. Città di ossa, Cassandra Clare

Buonasera e buon anno a tutti quanti!!!
Spero che abbiate trascorso delle piacevolissime vacanze natalizie e che abbiate iniziato il vostro 2015 nel migliore dei modi. Io ho lavorato sia a Natale che a Capodanno, ma ho avuto qualche giorno di ferie (meritatissime!) in questa prima settimana di gennaio, quindi ne ho approfittato per cambiare un po' aria e per fare un piccolo viaggio.
Ora sono tornata e sono prontissima con la recensione di uno degli ultimi libri che ho letto:

Shadowhunters. Città di Ossa, Cassandra Clare




* Trama *

Al Pandemonium Club di New York si fanno strani incontri. Seguendo un affascinante ragazzo dai capelli blu nel magazzino del locale, Clary vede tre guerrieri coperti di rune tatuate circondarlo e trafiggerlo con una spada di cristallo. Vorrebbe chiamare aiuto, ma non rimane nessun cadavere, nessuna goccia del sangue nero esploso sull'elsa e soprattutto nessuno da accusare, perché i guerrieri sono Shadowhunters, cacciatori di demoni, e nessun altro, tranne Clary, può vederli. Da quella notte il suo destino si lega sempre più a quello dei giovani Cacciatori, soprattutto al magnetico Jace: poteri che non aveva mai avuto e ricordi sepolti nella memoria cominciano a riaffiorare come se qualcuno avesse voluto tenerglieli nascosti fino ad allora. Clary desidera solo ritrovare la madre misteriosamente scomparsa, ma sarà coinvolta in una feroce lotta per la conquista della Coppa Mortale, una lotta che la riguarda molto più di quanto non creda...

* Recensione *

Devo essere sincera, nonostante tutte le recensioni positive che ho letto riguardo a questo libro e a quelli successivi della saga, io purtroppo non l'ho apprezzato come avrei voluto... lo stile dell'autrice è piacevole e si legge velocemente, ma ho trovato il romanzo pieno zeppo di cliché... Partendo dalla protagonista, Clary, nella quale non ho trovato veramente nulla di interessante. E' la classica ragazza stordita, banale, ingenua, maldestra... che non si accorge della sua bellezza/delle sue capacità, che invece a tutti risultano palesi... insomma, il classico brutto anatroccolo che tutti invece vedono come il cigno della situazione. Ovviamente il suo migliore amico Simon è innamorato di lei da tempo immemore, ma quando le palesa il suo sentimento lei cade dal pero...
Clary è troppo simile a Bella di "Twilight" e a Kennedy di "Unbreakable" (recensione QUI). Indipendentemente da quale di questi libri sia stato scritto prima e quale dopo, quello che dico io è che mi piacerebbe vedere delle protagoniste un pochino più cazzute!!! Avete presente Anita Blake? Non so se qualcuno di voi ha mai letto la saga fantasy di Anita Blake, della scrittrice Laurell K. Hamilton. Ho letto la serie (tra l'altro, ancora in corso, se non sbaglio) diversi anni fa, durante la mia adolescenza. Mi sono fermata al 14esimo libro, perché i primi erano fantastici, ma purtroppo gli ultimi hanno cominciato a sfiorare il ridicolo, quindi poi ho abbandonato, ma... Anita Blake, quella sì che era cazzuta! Fin dal primo libro! Vi prego, scrittrici, dateci più Anite Blake! Così un lettore che magari non ama le protagoniste troppo smorte, potrebbe anche pensare di non abbandonare miseramente la serie!
Ma proseguiamo pure con i cliché: la madre di Clary è naturalmente morta/scomparsa/nasconde un segreto di cui la figlia non sa nulla. Cose già viste e sentite. Padre non meglio identificato, scomparso/morto/ma poi rispunterà fuori in qualche modo. Cose già viste e sentite. La figlia, che, di conseguenza, ha vissuto una vita di bugie e di inganni, d'improvviso si ritrova catapultata in un mondo di cui non sapeva nemmeno l'esistenza e scopre tutto in una volta sola. E così anche il lettore... Tante, troppe informazioni tutte assieme: un bel minestrone di Cacciatori, fate, vampiri, lupi mannari, stregoni, Dimenticati, demoni, angeli e chi più ne ha più ne metta... sinceramente, ad un certo punto mi sono trovata un po' spaesata... 
Poi abbiamo Jace, il classico bello e tenebroso, spesso scontroso, inspiegabilmente innamorato dell'insipida Clary, sebbene conviva con una gnocca come Isabelle. E abbiamo anche Simon, migliore amico di Clary fin dall'infanzia. Quindi, abbiamo tutti gli ingredienti per creare l'immancabile triangolo amoroso tra il bel tenebroso e l'amico di sempre...
Comunque sia, nonostante le critiche, ci sono anche delle cose che ho apprezzato: molto originale la sezione dedicata ai Fratelli Silenti, figura che ho adorato, ma che mi sarebbe piaciuto venisse un po' più approfondita all'interno del libro (visto anche il titolo, dove la "Città di Ossa", fa proprio riferimento a loro). Mi è piaciuto anche il personaggio di Lucian e tutta la sua storia.
Poi basta! Il resto mi è sembrato scontato e poco sorprendente... più di una volta mi è capitato di intuire quello che sarebbe successo dopo e di rovinarmi da sola la sorpresa. Insomma, mi aspettavo già i "colpi di scena", quindi il libro non mi ha per niente emozionata e purtroppo non credo che continuerò la saga.

Voto: Due Stelline e Mezzo * * 1/2

Come se non bastasse, non ho nemmeno trovato frasi carine da sottolineare, quindi riporto soltanto una descrizione che mi è particolarmente piaciuta:

"La fissò. Era bella, per essere un'umana... Capelli lunghi che sembravano inchiostro nero, occhi di carbone. Un abito bianco che toccava il pavimento, come quelli che le donne indossavano quando questo mondo era più giovane. Maniche di pizzo che le si allargavano attorno alle braccia sottili. Al collo una pesante catena d'argento cui era appesa una pietra rosso scuro, grossa come il pugno di un neonato. Gli bastò stringere un po' gli occhi per capire che era vera... vera e preziosa. Mentre gli si avvicinava, il ragazzo cominciò a sentire l'acquolina in bocca. L'energia vitale pulsava in quella ragazza come il sangue in una ferita aperta."

Nessun commento:

Posta un commento