giovedì 12 febbraio 2015

Recensione - Un uso qualunque di te, Sara Rattaro

Buongiorno, lettori e lettrici!
Oggi farò una cosa un po' insolita, ovvero mi butterò a capofitto in una recensione, visto che ho finito proprio in questo istante di leggere un libro. Di solito, non faccio così, ma aspetto qualche giorno, affinché il mio pensiero relativo al romanzo prenda forma, si sedimenti, si faccia più chiaro. Oggi no! =P Oggi scrivo di getto, sperando che la recensione non venga fuori troppo confusionaria.

Un uso qualunque di te, Sara Rattaro


* Trama *

Una famiglia borghese apparentemente serena è quella formata da Viola, Carlo e dalla diciassettenne Luce: grandi occhi spalancati verso il futuro. Distratta madre e moglie, Viola coltiva mille dubbi sul suo presente e troppi rimpianti camuffati da consuetudini. Carlo, invece, è un marito presente e innamorato e la solidità del legame famigliare sembra dipendere soprattutto da lui. È quasi l'alba di una notte di fine primavera quando Viola riceve un messaggio da suo marito che le dice di correre in ospedale. Stava dormendo fuori casa e si deve rivestire in fretta, non c'è tempo per fare congetture, il cellulare ora è scarico e nel messaggio non si dice a quale ospedale debba andare né cosa sia successo. Una corsa disperata contro il tempo, i sensi di colpa e le inquietudini che da anni le vivono dentro. Fino al drammatico faccia a faccia con il chirurgo le cui parole porteranno a galla un segreto seppellito per anni e daranno una sterzata definitiva al corso della sua esistenza.

* Recensione *

Questo romanzo ha scatenato in me tutta una serie di sentimenti contrastanti, ma principalmente rabbia e dolore, quindi mi sento di affermare che il libro è molto intenso e profondo, perciò lo consiglierei, anche solo per questo motivo!
Il romanzo è breve (solo 164 pagine) e l'ho letto molto velocemente, soprattutto perché avevo voglia di scoprire come le cose andassero a finire, non di certo per lo stile dell'autrice, che non ho trovato per nulla scorrevole. A mio parere, Sara Rattaro fa parte di quelle scrittrici che, anche per dire una cosa semplicissima, si perdono in mille riflessioni, divagano, devono abbellire per forza la frase in qualche modo. In poche parole, si dilungano... cosa che io non apprezzo particolarmente, anche se questa "tattica" spesso fa sì che la scrittura risulti molto più poetica. Faccio un esempio, prendendo direttamente un estratto dal libro:

"Le cose finiscono. Ogni giorno e notte, l'estate come l'inverno, un bacio e l'amore, il vino durante una cena, la lavapiatti dopo il risciacquo, la benzina anche se hai appena fatto il pieno, la scorta di legna e di provviste, le terapie e un buon libro, la pausa caffè e la coda al botteghino, un racconto e un brutto sogno. Le calze finiscono nel cassetto e gli abiti nell'armadio. L'auto in garage. Le lettere nella cassetta. I colpevoli in prigione. La scuola finisce quando suona la campanella. Finiscono le guerre, le malattie, gli esami e lo zucchero. La musica se sollevi le dita dai tasti di un pianoforte.
Tutto finisce, forse anche il mondo in un giorno."

Ok, Sara Rattaro, ci hai dimostrato che sei brava e scrivi bene, ma avevi veramente bisogno di 10 righe per spiegarmi che le cose finiscono?
Veniamo poi ai personaggi: fatta eccezione per Luce e Carlo, tutti gli altri li ho odiati indistintamente. Nadiria la suocera rompipalle. Angela, la complice. Ma soprattutto lei, Viola. Non approvo nulla del suo comportamento, perché è la classica persona che ha tutto e non si merita niente. Che ha tutto e non se ne rende conto. Che ha tutto e lo butta via. Frivola, distratta, altalenante, invidiosa del meraviglioso rapporto tra suo marito e sua figlia. Forse ho letto questo libro nel momento sbagliato, ma non riesco proprio a giustificare il suo comportamento, perché è la classica persona che non si rende conto di quello che ha finché, irrimediabilmente, lo perde. E la parte finale? La redenzione? L'espiazione? Il gesto folle di una pazza che spera di salvare tutto all'ultimo?
Lascio a voi la risposta e la riflessione, perché non voglio svelare troppo. Leggete questo libro e poi ditemi cosa ne pensate! =)
Il mio voto è di tre stelline, perché comunque, sebbene in negativo, il romanzo è stato capace di lasciarmi qualcosa.

Voto: Tre Stelline * * *

1 commento:

  1. SBAM, sei stata taggata u_U http://ecodellepagine.blogspot.it/2015/03/liebster-award.html

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