venerdì 31 ottobre 2014

Il Bottino del Mese #1


Buongiorno!

Ritorno oggi con un post che parla dei miei acquisti di ottobre, un appuntamento che vorrei riuscire a proporvi alla fine di ogni mese.

Iniziamo subito!!!





Come si vede dalla foto (nella quale potrete anche ammirare il massimo del mio lato artistico =P), il mio bottino di questo mese consiste in 4 libri cartacei e un ebook.



Prezzo speciale: 5€
Pagine: 460
Edizione: TEA


Qualcosa di sconvolgente è successo, qualcosa che richiede tutta l’abilità degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che sa assumere molte sembianze, che li mette costantemente alla prova in un’indagine in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio. Ma soprattutto li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. È un gioco di incubi abilmente celati, una sfida continua. Sarà con l’arrivo di Mila Vasquez, l’investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l’altro, grazie anche al legame speciale che comincia a formarsi fra lei e il dottor Gavila. Ma un disegno oscuro è in atto e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo… Una storia che non dà tregua, che esplora la zona grigia fra il bene e il male fino a cogliere l’ultimo segreto, il minimo sussurro.


Prezzo speciale: 5€
Pagine: 391
Serie: La Biblioteca dei Morti #3
Edizione: TEA

Il destino di ogni uomo è un segreto sepolto nel silenzio... Il silenzio in cui si sono suicidati gli scrivani di Vectis. Dopo aver compilato la sterminata Biblioteca che riporta il giorno di nascita e di morte di ogni uomo vissuto dall’VIII secolo in poi, la loro eredità è una data: il 9 febbraio 2027. Ma la giovane Clarissa non sa nulla di tutto ciò. Il suo unico pensiero è fuggire. Fuggire da quell’abbazia maledetta, per mettere in salvo il dono più prezioso che Dio le abbia mai concesso. Il futuro dell’umanità è un mistero nascosto tra le pagine di un libro… Il libro in cui è indicato il giorno del giudizio. Mentre il mondo s’interroga su cosa accadrà davvero il 9 febbraio 2027, alcune persone ricevono una cartolina sulla quale ci sono il disegno di una bara e una data: il giorno della loro morte. Proprio come all’inizio della straordinaria serie di eventi che avevano portato alla scoperta della Biblioteca dei Morti. C’è soltanto una differenza: tutte le «vittime» sono di origine cinese. È una provocazione? Un avvertimento? L’ultima verità non è mai stata trovata… Will Piper ha trovato la pace: sa che vivrà oltre il 9 febbraio 2027, e ha deciso di lasciarsi alle spalle l’enigma della Biblioteca di Vectis e la sua secolare scia di sangue. Almeno finché suo figlio non parte all’improvviso per l’Inghilterra e poi sparisce nel nulla. D’un tratto, per Will, ogni cosa torna a ruotare intorno all’origine della Biblioteca dei Morti. Lì dove tutto è cominciato. E dove tutto finirà. Se il destino di ogni uomo è un segreto sepolto nel silenzio, se il futuro dell’umanità è un mistero nascosto tra le pagine di un libro, solo nella Biblioteca dei Morti si può trovare l’ultima verità...

Prezzo: 9,90€
Pagine: 348
Edizione: Newton Compton Editori

È il mercoledì delle ceneri dell’anno 1205 quando padre Vivïen de Narbonne è costretto a fuggire, braccato da un manipolo di cavalieri che indossano strane maschere. Il monaco possiede qualcosa di molto prezioso, che non è disposto a cedere agli inseguitori. Sono passati tredici anni da quel terribile giorno, quando Ignazio da Toledo, un mercante di reliquie, riceve da un nobile veneziano l’incarico di mettersi sulle tracce di un libro rarissimo, l’Uter Ventorum. Si dice che contenga antichi precetti della cultura talismanica orientale, e permetta di evocare gli angeli. Inizia così il viaggio di Ignazio tra Italia, Francia e Spagna, sulle tracce di un manoscritto smembrato in quattro parti accuratamente nascoste. Solo chi è in grado di risolvere gli enigmi, e di decifrare strani messaggi, potrà trovarlo e accedere ai suoi segreti. Ma Ignazio non è l’unico a volerlo. Ci sono personaggi loschi e ambigui che intendono entrarne in possesso, anche con l’inganno. Chi riuscirà per primo a scoprire dove si trova?


Prezzo: 18,70
Pagine: 553
Edizione: Salani Editore

A chi la visitasse per la prima volta, Pagford apparirebbe come un’idilliaca cittadina inglese. Un gioiello incastonato tra verdi colline, con un’antica abbazia, una piazza lastricata di ciottoli, case eleganti e prati ordinatamente falciati. 
Ma sotto lo smalto perfetto di questo villaggio di provincia si nascondono ipocrisia, rancori e tradimenti. Tutti a Pagford, dietro le tende ben tirate delle loro case, sembrano aver intrapreso una guerra personale e universale: figli contro genitori, mogli contro mariti, benestanti contro emarginati. 
La morte di Barry Fairbrother, il consigliere più amato e odiato della città, porta alla luce il vero cuore di Pagford e dei suoi abitanti: la lotta per il suo posto all’interno dell’amministrazione locale è un terremoto che sbriciola le fondamenta, che rimescola divisioni e alleanze. Eppure, dalla crisi totale, dalla distruzione di certezze e valori, ecco emergere una verità spiazzante, ironica, purificatrice: che la vita è imprevedibile e spietata, e affrontarla con coraggio è l’unico modo per non farsi travolgere, oltre che dalle sue tragedie, anche dal ridicolo. 



Prezzo ebook: 0,00€
Pagine: 275

"Esiste solo l'amore non corrisposto" questa è la convinzione di Dante Berlinghieri, 21 anni, nerd appassionato di cinema e fumetti. Tra una birra nel solito posto, un esame all'università e una sosta in fumetteria, la sua vita scorre più o meno tranquilla. Ma una sera come tante, in uno dei soliti posti, arrivano anche le ragazze e da quel momento il mondo di Dante verrà completamente sconvolto. Si ritroverà promosso al ruolo di regista in un film amatoriale; innamorato perso di una ragazza che non lo considera; oggetto dell'affetto di una ragazza che lui non considera. Pronto a correre per il gran finale sullo sfondo del carnevale di Venezia. In questa biografia inventata, tra le scene dei suoi film preferiti, Dante scopre che nulla è come sembra. Amor che a nulla ho amato, amar perdona... porco cane!


Il suggeritore” di Donato Carrisi e “I custodi della biblioteca” di Glenn Cooper li ho trovati scontatissimi (a 5€ l’uno, edizione supereconomica) alla Feltrinelli. Il primo lo desideravo da tantissimo e mi sono subito fiondata a leggerlo. Non avevo mai letto niente di Carrisi, ma ho visto tante recensioni positive e, per il momento, il libro sta piacendo molto anche a me. Il secondo l’ho comprato più per completezza, perché ho già letto “La biblioteca dei morti”, ho già sulla mia mensola “Il libro delle anime” e quindi non potevo farmi mancare il terzo libro della trilogia. Non è comunque una lettura che penso di fare a breve, anche perché dovrò sicuramente riprendere in mano “La biblioteca dei morti”, letto tantissimi anni fa e del quale non ricordo più nulla… =P
Poi, “Il seggio vacante” di J.K. Rowling sono riuscita ad ottenerlo tramite uno scambio e, da brava adoratrice di Harry Potter, sono curiosissima di vedere come se la cava la scrittrice con un genere diverso. Penso comunque che lo adorerò! Non vedo l’ora di leggerlo!
Il mercante dei libri maledetti” di Marcello Simoni è un thriller di cui sinceramente non conoscevo nemmeno l’esistenza… l’ho scovato in un barettino carinissimo della mia adorata città, dove si può lasciare un libro e prenderne un altro! Quindi mi sono fatta sedurre da questa copertina un po’ misteriosa e l’ho accolto nella mia libreria di casa, anche se sono ancora indecisa se leggerlo oppure se metterlo direttamente in scambio. Vediamo vediamo…
Infine, fa bella mostra di sé sul mio splendido Kindle un libro di cui ho sentito parlare tantissimo e benissimo: “La prima cosa bella” di Dante B.
Non conoscevo l’autrice, ma le recensioni che ho letto sono tutte positive e il prezzo su Amazon era veramente molto invitante, quindi, essendo che ero già un po’ curiosa di leggerlo, mi sono fiondata a comprarlo e ho in programma di dedicarmici molto molto presto =)
Ecco, questo il mio bottino di ottobre! Un pochettino scarno rispetto al mio solito, ma questo mese è stato davvero pieno pienissimo di spese e ho dovuto tirare un po’ la cinghia con gli acquisti, dei quali, comunque, sono pienamente soddisfatta.
Alla prossima settimana con una nuova recensione (credo… spero! xD)

giovedì 23 ottobre 2014

Recensione - I baci non sono mai troppi, Raquel Martos

Secondo post e seconda recensione!
Mi sono avvicinata a quest’autrice per puro caso. Quest’estate mi aggiravo in libreria e ho adocchiato un libro dal titolo che mi è subito sembrato splendido: “Alla fine andrà tutto bene (e se non va bene… non è ancora la fine)”. Mi trovavo infatti di fronte al nuovo romanzo di Raquel Martos, già autrice de “I baci non sono mai troppi”, (che stava, invece, appoggiato su uno scaffale più in là). Il problema era che il romanzo d’esordio della Martos era scontato e l’altro ovviamente no! Ahahah! Quindi, per dovere di risparmio, mi sono recata alla cassa con…

I baci non sono mai troppi, Raquel Martos





* Trama *

Questa storia, che non parla di principi azzurri e principesse, inizia in Spagna molti anni fa, quando la tv era ancora in bianco e nero, le bambine ballavano con l’hula-hoop e bastava uscire a mangiare un panino per vivere una grande avventura. Un giorno, a scuola, Lucìa conosce Eva. Spavalda, coraggiosa e indomita come i suoi capelli la prima. Timida, riflessiva e avida divoratrice di fagiolini crudi la seconda. Entrambe hanno solo sette anni, ma fin dal primo momento diventano amiche per la pelle. Condivideranno sogni, segreti sussurrati all'orecchio perché il ragazzino accanto non senta che si parla di lui, conquiste e delusioni, in un rapporto fatto di complicità e mille risate, tanto travolgenti e rumorose da attirare sempre i rimproveri degli adulti. Finché un litigio le separerà. Anni dopo, il caso le farà ritrovare all'aeroporto di Madrid. Lucìa, single, è il perfetto prototipo della manager in carriera. Eva si barcamena tra la fine del suo matrimonio e la figlia Lola. Nonostante i vecchi conflitti, l’amicizia di un tempo è ancora viva, come e più di prima. Ma Lucìa non può immaginare che Eva sta per chiederle il favore più importante della sua esistenza. Un romanzo tenero e commovente, pieno di humour e di dolcezza. Un inno alla vita e all'amicizia vera. Una storia che ci ricorda che esistono legami unici e speciali che nemmeno il tempo e la distanza riescono a intaccare.


* Recensione *

L’inizio lascia già ad intendere che tra le due protagoniste ci sia, o ci sia stato, un legame davvero molto forte. Infatti, sebbene si trovino in due posti e in due situazioni diverse, entrambe non riescono a fare a meno di pensare l’una all’altra.
Eva e Lucìa, i personaggi principali di questo romanzo, sono due persone diametralmente opposte. Lucìa è intraprendente, sfacciata, realista e un po’ disillusa. Eva è più controllata, timida, riflessiva e sognatrice. Dal primo istante in cui si incontrano, all’età di sette anni, diventano inseparabili e lo rimarranno sempre, dall’adolescenza fin nell’età adulta.
Ma lo splendido percorso della loro amicizia non è privo di ostacoli e un litigio inaspettato le farà allontanare… ed è proprio da qui che parte il nostro romanzo. O meglio, è da qui che parte il primo capitolo del nostro romanzo, poiché l’autrice ha scelto di dividere il libro in varie sezioni, in cui le voci di Lucìa e di Eva si alternano. Personalmente, non ho apprezzato in particolar modo questa scelta. Alla fine, mi sono abituata al ritmo della narrazione (visto che tutto il libro è così!), ma all’inizio l’ho trovato confusionario e scomodo, perché non c’è solo l’alternanza dei punti di vista di Eva e Lucìa, ma si alternano anche capitoli che precedono il loro riavvicinamento e altri che invece lo seguono. Inoltre, non ci sono date di riferimento, ma soltanto orari, quindi spesso tra una sezione e l’altra passano anche diversi giorni e il lettore non ha modo di accorgersene nell’immediato. Insomma, ho trovato questa scelta di narrazione originale, ma un po’ scomoda.
Devo anche ammettere che ho avuto un po’ l’impressione che gli eventi (o almeno, quelli precedenti alla riconciliazione di Eva e Lucìa) venissero narrati senza un filo logico; si racconta di questo e di quello, certi personaggi appaiono e scompaiono senza aver lasciato niente al lettore… Sembra proprio che l’autrice peschi a caso nel mare dei loro ricordi! Tutto questo spazio, magari, avrebbe potuto essere utilizzato per inquadrare meglio il motivo del litigio tra le due protagoniste…
Infatti, chi legge è perfettamente consapevole che qualcosa abbia provocato la rottura tra Lucìa ed Eva, ma la spiegazione non arriva mai, tutto si capisce soltanto nelle ultime 40 pagine del libro e mi sembra che sia stato dato poco spazio alla cosa (che avrebbe dovuto essere, invece, il punto di svolta dell'intera narrazione).
Le ultime pagine, però, sono piene di emozioni! Il cuore mi si è stretto più volte e avrei desiderato davvero che tutto quanto il libro fosse così!
Altre note positive sono date sicuramente dallo stile scorrevole dell’autrice e dal fatto che abbia deciso di scrivere un vero e proprio inno all’amicizia. Certi passaggi mi hanno ricordato dei pomeriggi spensierati trascorsi con una mia carissima amica d’infanzia, a ridere del mondo, inconsapevoli dei problemi della vita, così come lo erano Eva e Lucìa.
Si percepisce benissimo il legame forte e sincero, che accompagna le protagoniste per tutta la loro vita. Ti fa davvero pensare a quanto Eva e Lucìa siano state fortunate, perché credo sia difficile trovare un’amicizia così.
Di una tenerezza infinita sono anche i ricordi che Lucìa ha della mamma. Dolcissimi, davvero.
Insomma, non dico che questo libro mi abbia delusa, ma non ho particolarmente apprezzato alcune scelte fatte dall’autrice. Ad ogni modo, si trattava di un romanzo d’esordio, quindi nulla mi vieta di dare alla Martos una seconda possibilità e di leggere anche il suo secondo romanzo “Alla fine andrà tutto bene (e se non va bene… non è ancora la fine)”.

Tre Stelline: * * *

Vi lascio con un estratto del libro che ho particolarmente apprezzato, per il suo carattere riflessivo e tremendamente veritiero:

“Come si regge in piedi la nostra vita quando scompare una delle colonne che la sostengono?” gli chiesi un pomeriggio, mentre parlavamo di sacro e profano durante una delle nostre lunghe passeggiate.
“Il processo è semplice, ragazzina” mi disse. “Dividiamo il peso sulle altre colonne e così riusciamo a non crollare. A volte, però, quando soffia un vento forte, sentiamo che la struttura traballa. Quel dondolio ci ricorda quello che abbiamo perso e che dobbiamo tenerci forte per poter proseguire il cammino.”

sabato 18 ottobre 2014

Recensione - Nessuno sa di noi, Simona Sparaco

Pronti... via! Inauguriamo questo nuovo blog con una bella recensione!
L’aspetto del mio angolino personale è ancora un pochino spoglio, ma spero di riuscire a migliorarlo presto. Abbiate fede!

Nessuno sa di noi, Simona Sparaco



* Trama *

Quando Luce e Pietro si recano in ambulatorio per fare una delle ultime ecografie prima del parto, sono al settimo cielo. Pietro indossa persino il maglione portafortuna, quello tutto sfilacciato a scacchi verdi e blu delle grandi occasioni. Ci sono voluti anni per arrivare fin qui, anni di calcoli esasperanti con calendario alla mano, di ''sesso a comando'', di attese col cuore in gola smentite in un minuto. Non appena sul monitor appare il piccolo Lorenzo, però, il sorriso della ginecologa si spegne di colpo. Lorenzo è troppo ''corto''. Ha qualcosa che non va. ''Nessuno sa di noi'' è la storia di un mondo che si lacera come carta velina. E di una donna di fronte alla responsabilità di una scelta enorme. Qual è la cosa giusta da fare quando tutte le strade portano a un vicolo cieco? Che cosa può l'amore? E quante sono le storie di luce e buio vissute dalle persone che ci passano accanto? Come le ricorderanno le lettrici della sua rubrica e le numerose donne che incontra sul web, Luce non è sola. Una scrittrice di grande talento, un romanzo che tiene sospesi sul filo delle emozioni più vere, fino all'ultima pagina.




* Recensione *

Un libro intenso che si concentra sul difficile argomento dell’aborto terapeutico. Uno dei principali motivi che mi ha portato a scegliere questa lettura è stato proprio l’interesse per un tema sul quale non mi ero mai soffermata più di tanto.

La trama, seppur breve, ha subito stuzzicato la mia attenzione ed è quindi stato molto facile accaparrarmi il libro in brevissimo tempo, approfittando degli ultimi sconti estivi alla Feltrinelli.
Fin dall’inizio, mi sono accorta che lo stile dell’autrice mi piaceva molto: scorrevole, piacevole da leggere. Le pagine si sfogliavano praticamente da sole.
Nonostante l’entusiasmo iniziale però, proseguendo nella lettura della prima metà del libro, ho cominciato a sentire la mancanza di una trama un po’ più complessa. La storia è davvero molto semplice ed essendo sviluppata in più di 200 pagine, è facile ritrovare una ridondanza di frasi, di parole, di riflessioni, atte principalmente a sottolineare l’estremo dolore di Luce, che proprio non riesce a risollevarsi dal baratro in cui è caduta. Si percepisce un uso continuo di termini diversi (che comunque mirano tutti a sottolineare la stessa cosa), un’insistenza – a mio parere, a volte un po’ eccessiva - nel descrivere nel dettaglio determinate sensazioni e ci si chiede se sia davvero necessario tutto questo “sbrodolamento” (passatemi il termine, anche se è terribile... 
non so se sono riuscita a farmi capire xD).
Forse l’autrice avrebbe potuto utilizzare buona parte di questo spazio per descrivere i personaggi in maniera più dettagliata. Luce è la persona che viene delineata meglio, con le sue paure, le sue insicurezze, il suo rapporto difficile con la madre, a volte descritto riportando alcuni stralci della sua infanzia. Molto più sfocato, invece, è il suo rapporto con il padre, del quale, sinceramente, ho capito ben poco…
Ma la mia preferenza va a Pietro, il compagno di Luce, il punto di forza della coppia, l’uomo deciso, capace di sostenere la sua compagna anche nel momento del bisogno. Avrei davvero voluto sapere qualcosina in più di lui…
Ma proprio mentre storco un pochino il naso per questi piccoli problemucci, proseguo e non mi rendo nemmeno conto di quanto la lettura mi stia in realtà coinvolgendo. Non so definire il momento esatto in cui è successo, ma ad un certo punto sono perfettamente riuscita ad immedesimarmi in Luce e a percepire davvero tutto quello che provava. Se inizialmente mi ero quasi infastidita nel trovare la protagonista sempre così inerte e inattiva, nel continuare la lettura mi sono riscoperta a chiedermi come mi sarei comportata io in una situazione analoga, come avrei reagito, che tipo di scelte avrei fatto... Il libro ha addirittura risvegliato in me una sorta di senso materno che non credevo nemmeno di possedere (nonostante i trent’anni! =P)
Sempre senza accorgermene, mi sono lasciata coinvolgere talmente tanto dalla narrazione, che ho divorato in pochissimo tempo la parte restante del libro, apprezzandolo appieno!
Questo è stato il mio primo approccio con questa autrice, ma spero di avere l’occasione di leggere a breve qualche altra sua opera.

Libro consigliatissimo, profondo e capace davvero di toccare il cuore. <3

Quattro Stelline: * * * *


Concludo con un piccolissimo estratto, la descrizione della sala d’aspetto dell’ospedale e la momentanea coesistenza di mamme diverse, con problemi diversi, protagoniste di situazioni diverse.

“A poco a poco la sala d’aspetto mi appare per quello che è: una porzione di mondo dove la felicità s’incontra con il dolore. Ambedue in attesa di ricevere un visto di soggiorno o un foglio di via. Ed è proprio la sensazione di incertezza a far sì che prevalga, su tutto, una comprensione reciproca e inespressa.”