mercoledì 5 novembre 2014

Recensione - Il suggeritore, Donato Carrisi

Buonasera e rieccoci di nuovo con un'altra recensione!
Anche questa volta sono riuscita ad assicurare il post settimanale... speriamo di continuare così! =P Oggi vi presento la recensione di un libro che volevo leggere da tantissimo tempo e sul quale mi sono fiondata un secondo dopo averlo comprato.

Il suggeritore, Donato Carrisi




* Trama *

"Qualcosa di sconvolgente è accaduto, qualcosa che richiede tutta l'abilità degli agenti della Squadra Speciale guidata dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico che sa assumere molte facce, che li mette alla prova in un'indagine in cui ogni male svelato porta con sé un messaggio. Ma, soprattutto, li costringe ad affacciarsi nel buio che ciascuno si porta dentro. Sarà con l'arrivo di Mila Vasquez, un'investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, che gli inganni sembreranno cadere uno dopo l'altro. Ma un disegno oscuro è in atto e, ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome al male, ne scopre un altro ancora più profondo..."

* Recensione *

Non appena ho concluso la lettura di questo libro, mi sono subito accorta che non riuscivo a descriverlo utilizzando un unico aggettivo. Il romanzo è avvincente, inquietante, in certi punti geniale!  Avendo letto molti pareri positivi, avevo aspettative molto alte per questo thriller e posso affermare con soddisfazione di non essere assolutamente rimasta delusa.
Il libro ti coinvolge fin dalle prime pagine, quando iniziano a delinearsi i profili dei personaggi. Come non innamorarsi del criminologo Goran Gavila, con quei suoi occhi grandi e attenti. E come non desiderare di scoprire tutto sul passato di Mila Vasquez, intelligente e schiva, esperta nel ritrovamento di persone scomparse. Questi sono i due personaggi principali, che si uniscono a una squadra speciale per incastrare un serial killer che ha rapito e seviziato sei bambine e che sparge appositi indizi per confondere i poliziotti e condurli in un abisso di orrori.
Il ritmo narrativo è incalzante, il lettore scorre le pagine senza neanche accorgersene e divora un capitolo dietro l’altro chiedendosi cosa succederà dopo. Donato Carrisi ti guida con maestria lungo una trama intricata, una storia dentro alla storia, un omicidio nell’omicidio. Ti racconta la violenza di un assassino senza pietà e le scene sono descritte talmente bene che spesso davanti ai miei occhi hanno preso forma delle immagini terrificanti e un brivido mi ha percorso la schiena.
Posso davvero dire di essere soddisfatta di questa lettura e di certo non posso farmi sfuggire il seguito, “L’ipotesi del male”. Non ho dato la piena valutazione al romanzo per due motivi: a volte, non ho condiviso le scelte di Mila, che in un paio di occasioni mi è sembrato scivolasse su una buccia di banana e prendesse decisioni piuttosto discutibili... Poi, a me piacciono molto le trame difficili, quelle che non riesci a riassumere a voce perché sono troppo complicate per essere spiegate, ma spesso la complessità di questo libro mi ha spiazzata; più di una volta mi sono ritrovata a tornare indietro e ad andarmi a rileggere alcune pagine per capire il perché di certe cose che mi erano sfuggite o che non ricordavo. Il passaggio di informazioni non è stato sempre fluido e intuitivo, anzi, l’autore ha mischiato più volte le carte, per poi rimettere di nuovo a posto tutti i tasselli, ad uno ad uno… ma per una che ha la memoria di un criceto come la mia, è stato un po’ difficile seguire il ritmo, soprattutto verso la fine, quando le rivelazioni si fanno sempre più spiazzanti.
Ad ogni modo, libro davvero consigliatissimo, intrigante e che tiene con il fiato sospeso fino all'ultima pagina.

Voto: Quattro Stelline * * * *

Vi lascio con un estratto che io ho identificato come uno dei punti chiave della storia:

Una folata di vento sollevò mulinelli di neve e polvere. Mila provò un brivido, stringendosi ancor più nel parka.
"Che senso ha tutto questo?" chiese. La domanda, in realtà, nascondeva un'invocazione. Non aveva a che fare con il caso di cui si stavano occupando, né con la professione che si era scelta. Era una preghiera, un modo per arrendersi all'incapacità di comprendere certe dinamiche del male, ma anche un'accorata richiesta di salvezza. E lei non si attendeva certo una risposta.
Ma Goran parlò. "Dio è silenzioso. Il diavolo sussurra..."

2 commenti:

  1. Da tempo che sento parlare de "Il suggeritore" e sono stata più volte tentata dall'edizione economica! Dopo la recensione alla prossima che lo rivedo non me lo lascio più scappare :D Mi piace rimanere col fiato sospeso!

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    1. Sì sì, te lo consiglio proprio! Spero tanto ti piacerà! :)

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