giovedì 13 novembre 2014

Recensione - Come sasso nella corrente, Mauro Corona


Buongiorno lettori, buongiorno da una città piovosa e umidiccia!
Odio la pioggia, mi si arricciano i capelli, mi si bagnano i piedi e mi si fanno le goccioline sugli occhiali… l’unico momento per apprezzarla è quando la ascolto cadere standomene dentro casa, avvolta nel piumone =)
Per distrarmi un po’ dal brutto tempo, ho preparato una nuova recensione:

Come sasso nella corrente, Mauro Corona



* Trama *

"In una stanza immersa nella penombra, una donna, giunta all’autunno della vita, si muove lentamente appoggiandosi a un bastone. Intorno a lei sculture di ogni tipo. La donna le sfiora e insegue il ricordo di un uomo. Un uomo schivo, selvatico, che ha saputo rendere eterno nel legno il sentimento che li ha uniti. Ogni statua evoca un momento della vita avventurosa che hanno condiviso: le difficoltà di un’infanzia di povertà e abbandoni, l’orgoglio e la rabbia della giovinezza, e il senso di un amore che può trovare pieno compimento solamente nella trasfigurazione, nel sogno.
Mauro Corona racconta la storia di un uomo coraggioso fino all’ultimo giorno, dell’amore impossibile, delle mani che conoscono il legno e la roccia, del tempo che passa e delle parole che – a volte – sono in grado di fermarlo. Compone in queste pagine il memoir di un’infanzia negata, di una vita scandita dai ritmi implacabili della natura, e insieme un canto di struggente dolcezza sulla possibilità di salvare sempre, in mezzo alla fatica di vivere, dignità, umanità e profonda tenerezza."

* Recensione *

Premetto: io adoro Mauro Corona! Ho letto diversi suoi libri e ho sempre apprezzato il suo stile, il suo potere di farmi sentire catapultata all’interno di ogni sua descrizione, di vivere quei boschi come se ci stessi camminando dentro, di sentirne gli odori, di rabbrividire per il freddo di quegli “inverni da castigo” di cui lui sempre parla. Il dolore e la sofferenza di certi suoi romanzi arrivano dritti al cuore. Ho amato libri come “Storia di Neve”, “L’ombra del bastone”, “Il canto delle manére”, “I fantasmi di pietra”, ma… il fatto che io stia iniziando la recensione di questo libro elogiandone degli altri, mi fa pensare che stavolta non ho ritrovato il Mauro Corona di sempre.
“Come sasso nella corrente” è un romanzo duro, che racconta di un uomo preso a calci dalla vita, abbandonato dalla madre, in balia di un padre violento. Ha avuto un’infanzia difficile, contrassegnata da dolori, sofferenze, fame, da fatiche e lavori poco adatti ad un bambino. Il suo passato condizionerà in maniera indelebile anche il suo presente, portandolo ad essere un uomo burbero, che regala gratuitamente il dolore così come lui stesso l’ha ricevuto.
Forse non sono riuscita ad apprezzare appieno questo libro, perché ho trovato un Mauro Corona a tratti difficile, un po’ filosofeggiante, troppo concentrato in riflessioni sulla vita e poco incline a parlarci di questa particolare storia d’amore, sviluppata troppo in fretta e solo nella parte finale del libro. Fatta eccezione per il protagonista, la caratterizzazione dei personaggi è piuttosto povera. Che fine fa il fratello? E da dove sbuca Icio del Duràn?
Le ultime venti pagine, poi, sembrano solo i deliri di un anziano e non si riesce più a distinguere tra realtà e fantasia. Si salvano, in realtà, le ultimissime due, tre pagine, intrise di malinconia e dolcezza e posso dire che il finale mi sia anche piaciuto, ma purtroppo questo non basta a risollevare il mio parere su questo libro…

Voto: Due Stelline: * *

Nonostante il voto basso, vi lascio un estratto che mi ha fatta sorridere. E’ un po’ lungo, ma questo è uno stralcio del Mauro Corona che amo.
“Nei mesi di neve, quando il gelo cementava il paese nella morsa di ferro, il grande vecchio intagliava oggetti che avrebbe venduto a qualcuno. Il bimbo imparava, aveva mani piccole, l’ascia era una brutta bestia, andava dove voleva, non era facile tenerla in linea. Perciò era bene tutto, purché non andasse sulle dita. Sgorbie, pialle, scalpelli, furono il suo pane da piccolo. Gli piaceva vedere il legno trasformarsi, pigliare forma, diventare qualcosa. Era una magia. Un pezzo di acero bianco si piegava, si contorceva, bombava la pancia, si svuotava, diventava mestolo, cucchiaio, ciotola. Perché non farci gli occhi? Il bambino voleva compagnia. Con naso, occhi e bocca, cucchiai e mestoli prendevano vita. Diventavano amici, compagni di viaggio, medicina contro la solitudine, voce che un vecchio alto e silenzioso non aveva. Quel bimbo creava compagni, guardie del corpo, personaggi, montagne di personaggi ammucchiati in un angolo. Sempre con bocche sorridenti. Un taglio girato all’insù, un’incisione a U sulla parte convessa facevano ridere cucchiai e mestoli. Gli occhi due puntini a temperino, il naso un triangolo corto. Bastava poco per far ridere un cucchiaio. Per farlo piangere invertiva la U verso il basso. A volte lo faceva, poi correggeva subito, non sopportava veder piangere i cucchiai, gli ricordavano la tristezza.”

4 commenti:

  1. Ciao Sibyl ♥ Sono appena approdata sul tuo blog ^^ Semplice ma accogliente :P Mi piace! Vorrei diventare lettrice fissa ma non trovo il gadget :3 Mi potresti fare sapere come fare a seguirti, per piacere? Sicuramente questo non sarà un libro che leggerò o.O a volte le recensioni ti aprono gli occhi! Ah se ti va di passare da me ho anche io un blog e in questo momento c'è in corso anche un linky party http://neversaybook.blogspot.it/2014/10/linky-party-love-reading.html ^^ Mi farebbe piacere partecipassi :P Così potresti anche far conoscere di più il tuo bel angolino !

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  2. Ciao Francy! =) Ti ringrazio molto per il tuo commento, davvero carinissimo. Nel mio blog non trovi il gadget per unirsi al sito, perché probabilmente non c'è xD perché forse non mi sono ancora accorta che esista e non sono ancora stata in grado di inserirlo... xD Scusami, ma il mio blog è recentissimo e devo ancora un po' capire come funziona... ahahah! Per seguire i blog, io semplicemente clicco su "Aggiungi" nella sezione "Elenco lettura" del mio profilo di Blogger. Ti ringrazio molto per essere passata di qui ed ora vado subito anch'io a dare una sbirciatina al tuo blog e alla tua iniziativa! *_*

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  3. Eccomi di nuovo ♥ Non mi fa seguire il tu blog cliccando su aggiungi perché mi dice che ho raggiunto il numero massimo di blog che posso seguire (ok, non so come ho fatto :P) QUindi aspetto che diventi familiare con blogger e poi mi collego con Google Friends connect ^^ Ah, ti lascio qui le istruzioni :P http://www.tisemplificolavita.com/2013/03/come-inserire-il-gadget-google-friend.html

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