giovedì 18 dicembre 2014

Recensione - Il gusto proibito dello zenzero, Jamie Ford

Buongiorno a tutti!
Faccio una piccolissima pausa dal lavoro e mi prendo qualche minutino per parlarvi di un libro che aspettava da tempo sui miei scaffali. Lo desideravo da molto, ma dopo averlo acquistato, è rimasto lì, in attesa che arrivasse il suo momento. Beh, il suo momento è finalmente arrivato ed io non posso far altro che esserne contenta, visto quanto mi è piaciuto!

Il gusto proibito dello zenzero, Jamie Ford

* Trama *

Seattle. Nella cantina dell'hotel Panama il tempo pare essersi fermato: sono passati quarant'anni, ma tutto è rimasto come allora. Nonostante sia coperto di polvere, l'ombrellino di bambù brilla ancora, rosso e bianco, con il disegno di un pesce arancione. A Henry Lee basta vederlo aperto per ritrovarsi di nuovo nei primi anni Quaranta. L'America è in guerra ed è attraversata da un razzismo strisciante. Henry, giovane cinese, è solo un ragazzino ma conosce già da tempo l'odio e la violenza. Essere picchiato e insultato a scuola è la regola ormai, a parte quei pochi momenti fortunati in cui semplicemente viene ignorato. Ma un giorno Henry incontra due occhi simili ai suoi: lei è Keiko, capelli neri e frangetta sbarazzina, l'aria timida e smarrita. È giapponese e come lui ha conosciuto il peso di avere una pelle diversa. All'inizio la loro è una tenera amicizia, fatta di passeggiate nel parco, fughe da scuola, serate ad ascoltare jazz nei locali dove di nascosto si beve lo zenzero giamaicano. Ma, giorno dopo giorno, si trasforma in qualcosa di molto più profondo. Un amore innocente e spensierato. Un amore impossibile. Perché l'ordine del governo è chiaro: tutti i giapponesi dovranno essere internati e a Henry, come alle comunità cinesi e, del resto, a tutti gli americani, è assolutamente vietato avere rapporti con loro. Eppure i due ragazzini sono disposti a tutto, anche a sfidare i pregiudizi e le dure leggi del conflitto. E, adesso, quarant'anni dopo, quell'ombrellino custodisce ancora una promessa. La promessa che la storia restituisca loro la felicità che si meritano.
Un romanzo d'esordio che ha sorpreso e incantato, rivelandosi un fenomeno editoriale unico. Uscito in sordina negli Stati Uniti, ben presto ha scalato le classifiche di tutto il paese e ha venduto migliaia di copie solo grazie al passaparola dei lettori. Ambientato durante uno delle epoche più buie e dolorose degli Stati Uniti, "Il gusto proibito dello zenzero" è una storia indimenticabile e commovente di speranza e determinazione, di abbandono e di rimpianti, di lealtà e coraggio che esplora la forza eterna e immutabile dell'amore.

* Recensione *

Ci troviamo a Seattle nel 1986. Le prime pagine già delineano il profilo dell'Hotel Panama, riaperto da poco dopo anni di abbandono, un albergo che quarant'anni prima era la porta tra il quartiere cinese e il quartiere giapponese Nihonmachi. La riapertura dell'edificio provoca in Henry una serie di emozioni che lo riporteranno indietro nel tempo, a ricordare la sua infanzia, nel lontano 1942. Henry è nato a Seattle, ma i suoi genitori sono cinesi e insistono perché il bimbo indossi sempre uno stemma sui vestiti con scritto "Io sono cinese", di modo che nessuno possa confonderlo con un giapponese. Sì, perché il Giappone è il nemico, soprattutto durante la seconda guerra mondiale. I genitori di Henry insistono inoltre affinché lui si integri perfettamente nel mondo americano, lo mandano infatti alla scuola dei bianchi e gli impongono di parlare solo la lingua inglese. In quanto "diverso dagli altri", a scuola Henry subisce le angherie dei compagni, ma un giorno le sue pene si alleviano di colpo, quando conosce Keiko, anche lei nata a Seattle, ma di origini giapponesi.
Tra Giappone, Cina e America, viviamo la vita di due bambini che sono divisi tra due identità, due mondi. L'amicizia tra Henry e Keiko si intensifica, ma a quei tempi, avere un'amica giapponese comporta non pochi problemi.
Questo libro è davvero splendido, tanto che sono rimasta piacevolmente sorpresa quando ho scoperto che si trattava di un romanzo d'esordio.
I luoghi e i personaggi, entrambi meravigliosamente descritti, accompagnano il lettore facendolo saltare dal 1986 al 1942, con un ritmo che ti tiene incollata alle pagine. Per nulla banale, la storia si snoda tra argomenti difficili come il razzismo, l'integrazione, la guerra e il coraggio di un bambino cinese di 12 anni, che non riesce a sopportare di assistere inerme alla deportazione della sua migliore amica giapponese e di tutta la sua famiglia.
Henry e Keiko sono personaggi splendidi, ai quali non si può non affezionarsi, ma una figura importante è anche quella di Sheldon, amico di Henry e jazzista nero. Ho amato questo personaggio tanto quanto i due protagonisti! Ho adorato l'atmosfera che si respirava nei locali di Seattle, dove Sheldon si esibiva dal vivo, assieme al famosissimo Oscar Holden.
Ammetto che soltanto ad un certo punto, verso i tre quarti del libro, mi è sembrato che la narrazione perdesse un po’ di tono, ma quando già mi stavo dicendo che avrei tolto una stellina alla mia valutazione finale, ecco che dalle ultime pagine fa capolino la rivelazione che cambia tutto e io mi sono ritrovata nuovamente coinvolta. Il finale è perfetto, e qui chiudo, consigliandovi assolutamente di leggerlo, perché questo libro è da non perdere! =)
 
Voto: Cinque stelline * * * * *
 
L'incontro tra Henry e Keiko è già qualcosa di magico:
"La ragazza spruzzò acqua bollente sui vassoi e li mise a sgocciolare nello scolapiatti, uno dopo l’altro. Quando si girò lentamente, Henry notò gli zigomi delicati, la pelle perfetta, liscia e priva delle lentiggini che punteggiavano i volti delle altre compagne di scuola. Ma, soprattutto, notò gli occhi di un castano delicato. Per un breve istante Henry ebbe la netta impressione che nell’aria aleggiasse un profumo dolce e misterioso, come quello del gelsomino, che subito si perse tra gli odori untuosi della cucina."

Tra l'altro, stavo pensando che non solo leggerò di certo anche il secondo romanzo di Jamie Ford, "Come un fiore ribelle", ma che per entrambi i libri vorrei recuperare l'edizione messa qui sotto in foto, perché il libro che ho io riporta la cover che ho messo all'inizio di questo post e... non che sia brutta, ma volete mettere queste qui sotto?! *_*

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