sabato 18 ottobre 2014

Recensione - Nessuno sa di noi, Simona Sparaco

Pronti... via! Inauguriamo questo nuovo blog con una bella recensione!
L’aspetto del mio angolino personale è ancora un pochino spoglio, ma spero di riuscire a migliorarlo presto. Abbiate fede!

Nessuno sa di noi, Simona Sparaco



* Trama *

Quando Luce e Pietro si recano in ambulatorio per fare una delle ultime ecografie prima del parto, sono al settimo cielo. Pietro indossa persino il maglione portafortuna, quello tutto sfilacciato a scacchi verdi e blu delle grandi occasioni. Ci sono voluti anni per arrivare fin qui, anni di calcoli esasperanti con calendario alla mano, di ''sesso a comando'', di attese col cuore in gola smentite in un minuto. Non appena sul monitor appare il piccolo Lorenzo, però, il sorriso della ginecologa si spegne di colpo. Lorenzo è troppo ''corto''. Ha qualcosa che non va. ''Nessuno sa di noi'' è la storia di un mondo che si lacera come carta velina. E di una donna di fronte alla responsabilità di una scelta enorme. Qual è la cosa giusta da fare quando tutte le strade portano a un vicolo cieco? Che cosa può l'amore? E quante sono le storie di luce e buio vissute dalle persone che ci passano accanto? Come le ricorderanno le lettrici della sua rubrica e le numerose donne che incontra sul web, Luce non è sola. Una scrittrice di grande talento, un romanzo che tiene sospesi sul filo delle emozioni più vere, fino all'ultima pagina.




* Recensione *

Un libro intenso che si concentra sul difficile argomento dell’aborto terapeutico. Uno dei principali motivi che mi ha portato a scegliere questa lettura è stato proprio l’interesse per un tema sul quale non mi ero mai soffermata più di tanto.

La trama, seppur breve, ha subito stuzzicato la mia attenzione ed è quindi stato molto facile accaparrarmi il libro in brevissimo tempo, approfittando degli ultimi sconti estivi alla Feltrinelli.
Fin dall’inizio, mi sono accorta che lo stile dell’autrice mi piaceva molto: scorrevole, piacevole da leggere. Le pagine si sfogliavano praticamente da sole.
Nonostante l’entusiasmo iniziale però, proseguendo nella lettura della prima metà del libro, ho cominciato a sentire la mancanza di una trama un po’ più complessa. La storia è davvero molto semplice ed essendo sviluppata in più di 200 pagine, è facile ritrovare una ridondanza di frasi, di parole, di riflessioni, atte principalmente a sottolineare l’estremo dolore di Luce, che proprio non riesce a risollevarsi dal baratro in cui è caduta. Si percepisce un uso continuo di termini diversi (che comunque mirano tutti a sottolineare la stessa cosa), un’insistenza – a mio parere, a volte un po’ eccessiva - nel descrivere nel dettaglio determinate sensazioni e ci si chiede se sia davvero necessario tutto questo “sbrodolamento” (passatemi il termine, anche se è terribile... 
non so se sono riuscita a farmi capire xD).
Forse l’autrice avrebbe potuto utilizzare buona parte di questo spazio per descrivere i personaggi in maniera più dettagliata. Luce è la persona che viene delineata meglio, con le sue paure, le sue insicurezze, il suo rapporto difficile con la madre, a volte descritto riportando alcuni stralci della sua infanzia. Molto più sfocato, invece, è il suo rapporto con il padre, del quale, sinceramente, ho capito ben poco…
Ma la mia preferenza va a Pietro, il compagno di Luce, il punto di forza della coppia, l’uomo deciso, capace di sostenere la sua compagna anche nel momento del bisogno. Avrei davvero voluto sapere qualcosina in più di lui…
Ma proprio mentre storco un pochino il naso per questi piccoli problemucci, proseguo e non mi rendo nemmeno conto di quanto la lettura mi stia in realtà coinvolgendo. Non so definire il momento esatto in cui è successo, ma ad un certo punto sono perfettamente riuscita ad immedesimarmi in Luce e a percepire davvero tutto quello che provava. Se inizialmente mi ero quasi infastidita nel trovare la protagonista sempre così inerte e inattiva, nel continuare la lettura mi sono riscoperta a chiedermi come mi sarei comportata io in una situazione analoga, come avrei reagito, che tipo di scelte avrei fatto... Il libro ha addirittura risvegliato in me una sorta di senso materno che non credevo nemmeno di possedere (nonostante i trent’anni! =P)
Sempre senza accorgermene, mi sono lasciata coinvolgere talmente tanto dalla narrazione, che ho divorato in pochissimo tempo la parte restante del libro, apprezzandolo appieno!
Questo è stato il mio primo approccio con questa autrice, ma spero di avere l’occasione di leggere a breve qualche altra sua opera.

Libro consigliatissimo, profondo e capace davvero di toccare il cuore. <3

Quattro Stelline: * * * *


Concludo con un piccolissimo estratto, la descrizione della sala d’aspetto dell’ospedale e la momentanea coesistenza di mamme diverse, con problemi diversi, protagoniste di situazioni diverse.

“A poco a poco la sala d’aspetto mi appare per quello che è: una porzione di mondo dove la felicità s’incontra con il dolore. Ambedue in attesa di ricevere un visto di soggiorno o un foglio di via. Ed è proprio la sensazione di incertezza a far sì che prevalga, su tutto, una comprensione reciproca e inespressa.”

4 commenti:

  1. Sono sempre stata molto attratta dal libro e dalla sua storia, penso di dargli un'opportunità, prima o poi !

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    1. Sì, il libro è particolare, ma secondo me un'opportunità se la merita. =) Se mai lo leggerai, spero ti piacerà!

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  2. Avevo dato a questo libro due punti...mi è mancata totalmente la parte emozionale legata ad un argomento così forte!
    Ti lascio il link alla mia recensione così se vuoi ci confrontiamo!!!;)
    http://libroperamico.blogspot.it/2013/10/nessuno-sa-di-noi.html

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    1. Non so come mai, inizialmente non coinvolgeva nemmeno me, ma poi è successo d'improvviso e mi ci sono ritrovata dentro. E' stata una bella sensazione! Grazie del link, vado subito a leggere la tua recensione!

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