mercoledì 21 gennaio 2015

Recensione - The sky is everywhere, Jandy Nelson

Buongiorno a tutti,
in un'altra di queste mattinate freddissime (e piove pure!) eccomi pronta con una nuova recensione. Dopo la serietà del libro di Gramellini, ho deciso di affrontare una lettura leggera; generalmente non amo i romanzi troppo frivoli, ma questo l'ho trovato davvero molto carino.

The sky is everywhere, Jandy Nelson

 
* Trama *
 
La diciassettenne Lennie Walker è praticamente perfetta: ama i libri, suona il clarinetto nella banda della scuola e trascorre gran parte del suo tempo felicemente riparata dall'ombra della volitiva sorella maggiore, Bailey. Ma quando Bailey muore, d'improvviso Lennie si ritrova catapultata al centro del palcoscenico della vita. E, a dispetto della sua inesistente esperienza con l'altro sesso, si troverà a barcamenarsi tra le attenzioni di ben due ragazzi. Toby è l'ex fidanzato di Bailey: il suo dolore fa da eco a quello di Lennie. Joe, invece, si è da poco trasferito in città, dopo un'infanzia trascorsa a Parigi, e il suo magico sorriso sembra essere eguagliato solo dal suo straordinario talento musicale. Per Lennie, Toby e Joe sono come il sole e la luna: se uno è capace di spazzar via il dolore, l'altro le offre conforto. Eppure, proprio come le loro controparti celesti, i due ragazzi non possono incontrarsi l'uno nell'orbita dell'altro senza che il mondo esploda.
 
* Recensione *
 
Sono molto contenta di essere riuscita a leggere questo libro, sia perché lo cercavo da tempo, sia perché, come dicevo all'inizio, l'ho trovato davvero molto carino. Mi è piaciuta la protagonista (stranamente! xD), questa ragazza di nome Lennie, che ha sempre vissuto nell'ombra della sorella maggiore Bailey e che adesso, dopo la sua morte improvvisa, si ritrova catapultata nel mondo e non solo deve trovare la forza per affrontare il dolore della perdita, ma deve anche imparare a rapportarsi con le persone che le sono rimaste accanto, senza avere Bailey come intermediario. I personaggi mi sono piaciuti molto (tranne Rachel, ma quella è fatta per essere odiata, credo! =P), anche se per un attimo ho temuto che rispuntasse fuori il classico triangolo amoroso Lennie-Toby-Joe, ma con mio grande piacere credo di essermi salvata... certo, la relazione tra i tre è molto particolare, ma non mi ha dato l'impressione del triangolo amoroso, perché Toby non rappresenta un personaggio che, dal nulla, perde la testa per la protagonista... il suo attaccamento a Lennie viene spiegato e giustificato, quindi per me va bene così. =)
Un'altra cosa che mi è piaciuta moltissimo di questo libro è lo stile dell'autrice: piacevole, scorrevolissimo e davvero divertente, tanto che a volte, mi sono ritrovata a ridacchiare tra me e me. Ammetto però che ci sono state un paio di volte in cui ho pensato che la scrittrice avesse un po' esagerato... tipo, quando si dice che Joe (maschio) ha delle ciglia molto lunghe (e ok, ci sta!), però si accentua spessissimo questa caratteristica, sottolineando ogni volta le "sventolate di ciglia"... spesso... ma forse un po' troppo spesso... che a volte ti viene da dire: "Ma porca miseria, ma per essere un ragazzo, che razza di ciglia potrà mai avere?!?!". Io spesso me lo sono immaginata col mascara, uno di quelli allunganti-volumizzanti-rimpolpanti-piegaciglia-ecc... xD Però va beh, queste sono piccolezze... lo stile dell'autrice mi è comunque piaciuto molto, infatti, ho deciso che leggerò anche "I'll Give You The Sun", altro libro di Jandy Nelson, anche se mi piacerebbe moltissimo leggerlo in inglese, perché il linguaggio è davvero molto colloquiale e credo che avrei tantissimo da imparare. Quindi, messo in wish list! =) 
Ho trovato anche molto originale l'idea di spargere qua e là, tra le pagine, pezzetti di poesie, considerazioni, riflessioni di Lennie. E' molto carino, perché se la ragazza scrive una poesia, ad esempio, su un bicchierino di carta, sulla pagina viene riportata proprio l'immagine del bicchierino di carta, con le parole scritte sopra. Mi piace!
Quindi ok, voto positivo, per un libro piacevole e leggero, che si legge davvero in poco tempo.
 
Voto: Tre Stelline e Mezzo * * * 1/2
 
Trascrivo qui un paragrafo che ho trovato davvero molto divertente! =)
 
"Ecco cosa succede quando Joe Fontaine fa il suo primo assolo di tromba durante le prove. Io sono la prima a svenire e precipito tra le braccia di Rachel che cade addosso a Cassidy Rosenthal il quale trascina giù Zachary Quittner che a sua volta finisce tra le braccia di Sarah che stramazza ai piedi di Luke Jacobus finché non siamo tutti per terra, dal primo all'ultimo, tramortiti. Poi si scoperchia il soffitto, le pareti crollano e quando guardo fuori, vedo le sequoie accanto alla scuola, sradicate, marciare verso di noi: una banda di giganteschi uomini di legno in cortile, i rami che sbattono uno contro l'altro. Infine il fiume Rain straripa e trova il modo di riversarsi nell'aula di musica del liceo di Clover trascinandoci via tutti. Sì, Joe è così bravo."


giovedì 15 gennaio 2015

Recensione - Fai bei sogni, Massimo Gramellini

Buonasera, lettori!
Come sempre mi ritrovo qui con il nostro appuntamento settimanale, anche questa volta dedicato a una nuova recensione. Oggi riflettevo sul fatto che sto principalmente pubblicando recensioni e che sul mio blog lascio davvero poco spazio ad altre iniziative, tipo rubriche o cose del genere... sinceramente non so nemmeno io il perché xD forse perché pubblicando solo un post a settimana, inserire delle rubriche significherebbe togliere molto spazio alle recensioni, che sono comunque il fulcro del mio blog. Faccio recensioni innanzitutto perché mi piace scambiare pareri sui libri, ma anche come memorandum personale, perché a lungo andare tendo a dimenticarmi i libri che leggo, quindi rileggere le recensioni mi aiuta a ricordarli meglio (l'età avanza...!).
Comunque, dopo questa breve riflessione, veniamo al libro di questa settimana, libro che cercavo da tantissimo tempo e sul quale sono finalmente riuscita a mettere le mani grazie a uno scambio.


Fai bei sogni, Massimo Gramellini 



*Trama*

"Fai bei sogni" è la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. "Fai bei sogni" è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra. "Fai bei sogni" è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l'inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.

* Recensione *

Conoscevo l'autore, ma non avevo mai letto niente di suo, quindi questo è stato il mio primo approccio con Massimo Gramellini ed ho anche scoperto che il romanzo è autobiografico, poiché lo scrittore ha perso la mamma in tenera età. Il dolore della perdita viene descritto in varie fasi della vita dell'autore: dal bambino impaurito che si chiede perché la mamma non torni a casa e cerca conforto nelle altre donne che lo circondano, fino all'uomo adulto, sposato, ma che ancora porta nel cuore la sofferenza, che ancora vede la madre come il tassello mancante di tutta la sua esistenza.
Un romanzo vero, reale, sincero, che tocca una tema difficile, con tutto il sentimento possibile.
Lo stile dello scrittore è una miscela di poesia e sentimento. Non l'ho trovato un romanzo leggero, non è un libro da leggere nel trambusto di una metropolitana o mentre si aspetta l'autobus, è un libro da leggere accoccolati sul divano, a televisione spenta, per potersi concentrare completamente sul testo e per lasciarsi catturare.
Forse l'ho letto nel periodo sbagliato della mia vita, ma purtroppo ho sentito un pochino la mancanza dell'azione all'interno del romanzo, quindi l'ho trovato poco dinamico e molto riflessivo. Gli anni passano di pagina in pagina e, in men che non si dica, il bimbo di 11 anni è già all'università e poco dopo lo troviamo già sposato; personalmente ho trovato lo stacco piuttosto repentino e mi sarebbe piaciuto sapere qualcosina di più dei suoi amori, dei suoi amici, dei suoi studi, della sua vita in generale. Invece, viene analizzato principalmente l'evolversi psicologico del soggetto, la sua lotta con il mostro interiore che lo terrorizza.
Ad ogni modo, consiglio davvero questo romanzo, soprattutto per il finale piuttosto inaspettato, che lascia qualcosa a cui pensare, una volta girata l'ultima pagina...

Voto: Tre Stelline e Mezzo * * * 1/2

Vi lascio con un Eterno Riposo non convenzionale =) 

"Breve riposo dona alla mamma, Signore. Svegliala, falle un caffè e rimandala subito qui. E' mia mamma, capito? O riporti giù lei o fai venire su me. Scegli tu. Ma in fretta. Facciamo che adesso chiudo gli occhi e quando li riapro hai deciso? Così sia."

giovedì 8 gennaio 2015

Recensione - Shadowhunters. Città di ossa, Cassandra Clare

Buonasera e buon anno a tutti quanti!!!
Spero che abbiate trascorso delle piacevolissime vacanze natalizie e che abbiate iniziato il vostro 2015 nel migliore dei modi. Io ho lavorato sia a Natale che a Capodanno, ma ho avuto qualche giorno di ferie (meritatissime!) in questa prima settimana di gennaio, quindi ne ho approfittato per cambiare un po' aria e per fare un piccolo viaggio.
Ora sono tornata e sono prontissima con la recensione di uno degli ultimi libri che ho letto:

Shadowhunters. Città di Ossa, Cassandra Clare




* Trama *

Al Pandemonium Club di New York si fanno strani incontri. Seguendo un affascinante ragazzo dai capelli blu nel magazzino del locale, Clary vede tre guerrieri coperti di rune tatuate circondarlo e trafiggerlo con una spada di cristallo. Vorrebbe chiamare aiuto, ma non rimane nessun cadavere, nessuna goccia del sangue nero esploso sull'elsa e soprattutto nessuno da accusare, perché i guerrieri sono Shadowhunters, cacciatori di demoni, e nessun altro, tranne Clary, può vederli. Da quella notte il suo destino si lega sempre più a quello dei giovani Cacciatori, soprattutto al magnetico Jace: poteri che non aveva mai avuto e ricordi sepolti nella memoria cominciano a riaffiorare come se qualcuno avesse voluto tenerglieli nascosti fino ad allora. Clary desidera solo ritrovare la madre misteriosamente scomparsa, ma sarà coinvolta in una feroce lotta per la conquista della Coppa Mortale, una lotta che la riguarda molto più di quanto non creda...

* Recensione *

Devo essere sincera, nonostante tutte le recensioni positive che ho letto riguardo a questo libro e a quelli successivi della saga, io purtroppo non l'ho apprezzato come avrei voluto... lo stile dell'autrice è piacevole e si legge velocemente, ma ho trovato il romanzo pieno zeppo di cliché... Partendo dalla protagonista, Clary, nella quale non ho trovato veramente nulla di interessante. E' la classica ragazza stordita, banale, ingenua, maldestra... che non si accorge della sua bellezza/delle sue capacità, che invece a tutti risultano palesi... insomma, il classico brutto anatroccolo che tutti invece vedono come il cigno della situazione. Ovviamente il suo migliore amico Simon è innamorato di lei da tempo immemore, ma quando le palesa il suo sentimento lei cade dal pero...
Clary è troppo simile a Bella di "Twilight" e a Kennedy di "Unbreakable" (recensione QUI). Indipendentemente da quale di questi libri sia stato scritto prima e quale dopo, quello che dico io è che mi piacerebbe vedere delle protagoniste un pochino più cazzute!!! Avete presente Anita Blake? Non so se qualcuno di voi ha mai letto la saga fantasy di Anita Blake, della scrittrice Laurell K. Hamilton. Ho letto la serie (tra l'altro, ancora in corso, se non sbaglio) diversi anni fa, durante la mia adolescenza. Mi sono fermata al 14esimo libro, perché i primi erano fantastici, ma purtroppo gli ultimi hanno cominciato a sfiorare il ridicolo, quindi poi ho abbandonato, ma... Anita Blake, quella sì che era cazzuta! Fin dal primo libro! Vi prego, scrittrici, dateci più Anite Blake! Così un lettore che magari non ama le protagoniste troppo smorte, potrebbe anche pensare di non abbandonare miseramente la serie!
Ma proseguiamo pure con i cliché: la madre di Clary è naturalmente morta/scomparsa/nasconde un segreto di cui la figlia non sa nulla. Cose già viste e sentite. Padre non meglio identificato, scomparso/morto/ma poi rispunterà fuori in qualche modo. Cose già viste e sentite. La figlia, che, di conseguenza, ha vissuto una vita di bugie e di inganni, d'improvviso si ritrova catapultata in un mondo di cui non sapeva nemmeno l'esistenza e scopre tutto in una volta sola. E così anche il lettore... Tante, troppe informazioni tutte assieme: un bel minestrone di Cacciatori, fate, vampiri, lupi mannari, stregoni, Dimenticati, demoni, angeli e chi più ne ha più ne metta... sinceramente, ad un certo punto mi sono trovata un po' spaesata... 
Poi abbiamo Jace, il classico bello e tenebroso, spesso scontroso, inspiegabilmente innamorato dell'insipida Clary, sebbene conviva con una gnocca come Isabelle. E abbiamo anche Simon, migliore amico di Clary fin dall'infanzia. Quindi, abbiamo tutti gli ingredienti per creare l'immancabile triangolo amoroso tra il bel tenebroso e l'amico di sempre...
Comunque sia, nonostante le critiche, ci sono anche delle cose che ho apprezzato: molto originale la sezione dedicata ai Fratelli Silenti, figura che ho adorato, ma che mi sarebbe piaciuto venisse un po' più approfondita all'interno del libro (visto anche il titolo, dove la "Città di Ossa", fa proprio riferimento a loro). Mi è piaciuto anche il personaggio di Lucian e tutta la sua storia.
Poi basta! Il resto mi è sembrato scontato e poco sorprendente... più di una volta mi è capitato di intuire quello che sarebbe successo dopo e di rovinarmi da sola la sorpresa. Insomma, mi aspettavo già i "colpi di scena", quindi il libro non mi ha per niente emozionata e purtroppo non credo che continuerò la saga.

Voto: Due Stelline e Mezzo * * 1/2

Come se non bastasse, non ho nemmeno trovato frasi carine da sottolineare, quindi riporto soltanto una descrizione che mi è particolarmente piaciuta:

"La fissò. Era bella, per essere un'umana... Capelli lunghi che sembravano inchiostro nero, occhi di carbone. Un abito bianco che toccava il pavimento, come quelli che le donne indossavano quando questo mondo era più giovane. Maniche di pizzo che le si allargavano attorno alle braccia sottili. Al collo una pesante catena d'argento cui era appesa una pietra rosso scuro, grossa come il pugno di un neonato. Gli bastò stringere un po' gli occhi per capire che era vera... vera e preziosa. Mentre gli si avvicinava, il ragazzo cominciò a sentire l'acquolina in bocca. L'energia vitale pulsava in quella ragazza come il sangue in una ferita aperta."